3 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Il futuro dell'Ospedale San Giacomo

Il San Giacomo diverrà la «Casa dei Servizi Socio-sanitari integrati»

Una sanità sviluppata sul territorio più funzionale ai bisogni di assistenza e tutela della salute dei suoi cittadini

Il San Giacomo diverrà sede di servizi sociosanitari avanzati in grado di offrire ai cittadini del Tridente e a tutti quelli dell'intero centro storico di Roma, una sanità sviluppata sul territorio più funzionale ai bisogni di assistenza e tutela della salute dei suoi cittadini.
Dopo l’approvazione da parte della Giunta Regionale della proposta di legge regionale che vincola a uso pubblico il complesso dell’ormai ex ospedale di via Canova, l’esecutivo di via Cristoforo Colombo ha incaricato un gruppo di tecnici di elaborare un progetto di concreta fattibilità per il suo riutilizzo.

L’ipotesi, ormai in avanzata fase di studio, prevede di realizzare nei locali del San Giacomo una sorta di «Casa dei servizi sociosanitari integrati» quali centro Alzheimer, Rsa, un centro per medici di medicina generale in associazione, servizi di diagnostica e laboratori aggiuntivi a quelli presenti già nel poliambulatorio di via Canova. Il progetto prevede che l’edificio possa anche accogliere una struttura di «medical corner» destinata a ospitare i pazienti dopo le dimissioni ospedaliere, in modo da ridurre all’indispensabile la permanenza in corsia e dare sostegno alle persone con maggiori difficoltà socioeconomiche.

Nella struttura potrebbero trovare posto anche un centro per la terapia del dolore aperto 24 ore su 24 e servizi per la distribuzione di quei farmaci dispensati solo dagli ospedali e distribuiti in forma diretta dalla Regione Lazio, come ad esempio quelli oncologici.

A breve, il piano di riconversione sarà completato in tutte le sue articolazioni operative. Si tratta, secondo i tecnici regionali, di un progetto fortemente innovativo, che fornirà ai cittadini una sanità territoriale più vicina, più funzionale ed efficiente. Il nuovo San Giacomo sarà un esempio di eccellenza di quella nuova tipologia di centri polifunzionali dedicati all’assistenza sociosanitaria che saranno diffusi su tutto il territorio regionale. Mentre gli ospedali dotati posti letto per acuti dovranno specializzarsi nell’offerta di cura per i casi più gravi, i nuovi presidi aiuteranno a rendere il sistema sanitario romano e laziale in linea con quella evoluzione della sanità che si sta attuando in tutti i Paesi europei e nelle grandi Capitali europee come Parigi o Londra.