5 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Costituita una rete di raccordo tra le istituzioni

Alessandria contro l'abuso e il maltrattamento dei minori

Protocollo di intesa in prefettura di Alessandria sottoscritto dalla Questura, dal Comando provinciale carabinieri e dagli enti gestori dei servizi sociali sul territorio

L’incremento significativo e documentato di situazioni di abuso e maltrattamento verso i minori e l’alto rischio di recidività, deriva da situazioni di particolare complessità che toccano la sfera sociale, psicologica e giuridica degli individui e richiede la garanzia di un’adeguata azione sinergica, realizzabile attraverso la costituzione di una rete tra servizi e istituzioni, che condividano metodologie e strategie di intervento.

Sono queste le motivazioni alla base di un protocollo di intesa in prefettura di Alessandria - alla cui stesura ha collaborato anche il Cissaca (Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali dei Comuni dell’Alessandrino) - sottoscritto dalla Questura, dal Comando provinciale carabinieri e dagli enti gestori dei servizi sociali sul territorio.

Tale documento è finalizzato alla costituzione di una «rete» che consolidi e stabilizzi le prassi di intervento già informalmente esistenti, nel rispetto delle singole realtà territoriali e competenze, per la tutela dei minori e degli adulti che si trovino in situazioni di particolare pregiudizio e per i quali si renda necessario attuare misure di tutela, sia con carattere di urgenza che attraverso un lavoro programmato di prevenzione, per evitare, laddove possibile, episodi di violenza contro se stessi o contro gli altri.

In particolare la collaborazione consente di:

intervenire con l’immediato allontanamento del minore dalle figure fonte di pregiudizio, anche in assenza di provvedimento della competente Autorità giudiziaria, in base alla valutazione dei servizi socio sanitari e delle Forze dell’ordine. Tale intervento potrebbe richiedere l’effettuazione congiunta di accessi domiciliari, qualora si ravvisi un potenziale pericolo sia per i minori che per gli operatori coinvolti;
eseguire congiuntamente gli allontanamenti disposti dai decreti delle competenti Autorità giudiziarie, al fine di mettere in protezione sia i minori che gli adulti interessati, da possibili reazioni di aggressività che potrebbero mettere a rischio l’incolumità psico-fisica dei soggetti coinvolti;
instaurare una prassi di incontri periodici multidisciplinari, da realizzarsi localmente nei territori di competenza del consorzio, volti alla preventiva analisi delle situazioni che potenzialmente potrebbero rappresentare, per le persone coinvolte, un elevato grado di pericolosità.