«Coinvolgere le imprese di vigilanza privata in un sistema integrato della sicurezza»
È la sfida del ministro Maroni lanciata dall'assemblea dell’Associazione italiana vigilanza (Avvis) che da oggi aderisce a Confindustria-Anie
Per realizzare un sistema integrato della sicurezza, quale il ministro Maroni intende portare a termine, con molti attori protagonisti, ciascuno nel proprio ruolo, è necessario anche il coinvolgimento degli istituti privati di vigilanza che, con le loro proposte, potrebbero contribuire ad accrescere la sicurezza dei cittadini.
«Il mondo della vigilanza privata deve avere un ruolo di maggior protagonismo nel sistema di sicurezza integrale che stiamo costruendo» ha detto ministro dell'Interno Maroni intervenendo all'assemblea annuale dell'Associazione italiana vigilanza (Avvis) che da oggi aderisce a Confindustria Anie.
Secondo il ministro dell’Interno, infatti, sono percorribili almeno due strade.
La prima, è il Programma Operativo Nazionale (Pon) che stanzia 1.250 milioni di euro dei fondi europei per progetti relativi alla sicurezza in quattro regioni del Sud. L'altra, ha spiegato Maroni, «sono i 100 milioni di euro che dal 2009 saranno a disposizione dei sindaci per la sicurezza».
È questa la sfida che Maroni ha lanciato al mondo delle imprese di vigilanza privata: una partecipazione attiva, con interventi ritagliati sul territorio.
Il ministro dell’Interno è poi intervenuto sull’impiego dell’Esercito, in servizio di prevenzione anticrimine a sostegno delle Forze dell'ordine, riconoscendo che la presenza dei militari rende più sicuri i cittadini «perchè la divisa - ha osservato - dimostra che c'è qualcuno che si preoccupa e presidia il territorio». Tuttavia, il ministro Maroni ha tenuto a precisare che è una strada da seguire «con equilibrio e prudenza». «Non vogliamo militarizzare il territorio – ha detto - non vogliamo mettere un poliziotto accanto ad ogni cittadino».
Il sistema di sicurezza messo in campo, comunque, ha già dato importanti risultati con la maxi-operazione anticamorra che ha portato nei giorni scorsi alla cattura di diversi esponenti di spicco del clan dei Casalesi e al sequestro da parte della Guardia di Finanza di oltre 100 milioni di beni appartenenti a uomini legati alla criminalità. A questo proposito, il ministro Maroni ha annunciato che saranno destinate alle Forze dell'ordine le Ferrari, le Lamborghini e le altre auto di lusso sequestrate, mentre i 13 cavalli saranno consegnati ai Carabinieri per il servizio a cavallo.
Nel corso dell’assemblea nella sede di Confindustria, infine, sono stati presentati i risultati di una ricerca sul sentimento di sicurezza degli italiani, commissionata dall'Associazione italiana vigilanza e condotta dall’Ispo, l'Istituto per gli studi sulla pubblica opinione diretto dal prof. Renato Mannheimer. La sicurezza è ritenuta ancora un’emergenza nazionale e gli italiani, seppur contenti dei provvedimenti adottati dal Governo, si aspettano ulteriori azioni dall'esecutivo.