Zaia: «Anche l’agricoltura farà la sua parte per la salute dei conti pubblici»
«Snellimento del corpo di leggi che regolano il settore, norme, queste, che presto riuniremo nel Codice Agricolo»
Una Finanziaria, «costruita per la salute dei conti pubblici, tagliando i rami secchi, gli sprechi, giocando d’anticipo sulla crisi che sta investendo i mercati in questi giorni e per affrontare la quale è necessario che la nostra economia abbia solide fondamenta».
A tavola, insieme ad una cinquantina di agricoltori della provincia romana, riuniti nell’azienda agricola «La Torre» di Campagnano per il primo Question Time del contadino, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, accanto il presidente della Coldiretti Sergio Marini, ha risposto alle numerose domande dei presenti e spiegato così la Finanziaria 2009.
«Il nostro obiettivo – ha detto - è quello di arrivare, nel 2011, ad un taglio del 48% del bilancio del Mipaaf, per ottimizzare le risorse a nostra disposizione e rendere più efficace la nostra azione sul territorio, anche grazie ad uno snellimento del corpo di leggi che regolano il settore, norme, queste, che presto riuniremo nel Codice Agricolo».
Per quanto riguarda la Finanziaria, «sarà possibile – ha spiegato Zaia - fare ancora degli aggiustamenti, anche grazie al vostro contributo di idee, per rimpinguare, ad esempio, il Fondo di Solidarietà Nazionale, dove è stato necessario tagliare risorse per 42 milioni di euro. Oggi però – ha aggiunto – dobbiamo agire con grande senso di responsabilità, per affrontare più forti gli anni che verranno. Al mio impegno di migliorare quanto fatto finora, dunque, deve affiancarsi il vostro e quello dei produttori italiani. Se riusciremo ad ottenere risorse sufficienti a consentire a tutti di stipulare una polizza, dobbiamo essere poi tutti consapevoli che ciò renderebbe superflue richieste aggiuntive per il risarcimento dei danni causati dalle calamità naturali».
Dalle misure contenute nella legge Finanziaria, all’ultima operazione condotta dall’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei prodotti agroalimentari nel segno della «tolleranza zero». Gli Ispettori hanno sequestrato, in Piemonte, 80 mila litri di vino prodotto con l’aggiunta di zucchero, in Italia assolutamente vietata.
«La nostra inflessibilità nei confronti di chi delinque a danno dei consumatori e dei produttori onesti è anche la prima garanzia a tutela dei tantissimi lavoratori impegnati ogni anno nel comparto agricolo. Continueremo – ha detto il Ministro – con le attività di controllo a tappeto su tutto il territorio, avvalendoci presto anche del contributo della costituenda task force fra Carabinieri Politiche Agricole, Corpo Forestale dello Stato e ICQ, che ringrazio tutti per l’impegno e la dedizione che dedicano al loro lavoro».
Infine, la questione prezzi. «I cali congiunturali dimostrano che gli aumenti dei prezzi al dettaglio non sono da imputare in nessun modo ai contadini – ha detto Zaia, commentando l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli pubblicato oggi dall’Ismea - ma, semmai, ad una filiera troppo lunga, agli incrementi tariffari e in parte anche alla speculazione. È evidente che nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola si verificano delle storture. Lavoreremo per correggerle e contemporaneamente per sostenere i redditi degli agricoltori».
«Il dato Ismea sui prezzi alla produzione – ha continuato il Ministro - dimostra che l’agricoltura non solo non è la causa dei rincari dei prodotti alimentari, ma che anzi sta dando una notevole spinta deflazionistica in una congiuntura certo non facile per l’economia italiana e straniera».
In base alla rilevazione Ismea resa nota questa mattina, a settembre l’indice dei prezzi è stato pari a 113,4, registrando una diminuzione del 2,5 per cento rispetto ad agosto scorso. I prezzi delle coltivazioni, in particolare, si sono ridotti su base mensile del 6,7 per cento e su base annua addirittura dell’11,9 per cento.
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