8 maggio 2024
Aggiornato 22:30

37 arresti per i disordini a Pianura contro la riapertura della discarica

Bande di ragazzi con il volto coperto, in sella a scooter, provocarono numerosi danni e incidenti

La questura di Napoli, coadiuvata dai carabinieri del comando provinciale, ha eseguito ieri 37 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di tifosi dei gruppi ultrà coinvolti negli incidenti dello scorso gennaio, inscenati a per opporsi alla riapertura della discarica di Pianura (Na).

Bande di ragazzi con il volto coperto, in sella a scooter, provocarono numerosi danni e incidenti: sequestri di autobus di linea, danni a mezzi dei vigili del fuoco, vandalizzazioni di automobili, lanci di pietre, petardi e bombe carta.
Le accuse vanno dall'associazione per delinquere, alla devastazione ed interruzione di pubblico servizio. Le indagini, durate nove mesi, sono state favorite da video e foto acquisite dalla Polizia durante giorni più 'caldi' della protesta.
Nel corso delle indagini sono stati individuati anche gli autori delle minacce a commercianti della zona, che all'epoca dei fatti furono costretti a chiudere gli esercizi commerciali per diversi giorni.

Sono risultati coinvolti nell'inchiesta della Procura partenopea, anche l’assessore alla Protezione civile ed ai cimiteri del comune di Napoli Giorgio Nugnes e Marco Nonno, un consigliere comunale, entrambi accusati di devastazione.