20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
La sanità del Lazio avrà un volto nuovo, migliore e un’offerta di cure per tutti

Marrazzo: «la Sanità sarà migliore per tutti»

«Il processo di ristrutturazione del sistema sanitario regionale è già partito e si tratta di un processo rinviato per troppi anni, mentre è già avvenuto in molte Regioni italiane»

La sanità del Lazio avrà un volto nuovo, migliore e un’offerta di cure per tutti. Più radicata sul territorio, più vicina ai bisogni delle persone, più attenta alle necessità dei pazienti. Noi non chiudiamo ospedali, ma apriamo le nuove strutture sanitarie del XXI secolo. Curare le persone non passa attraverso un posto letto e un ricovero.

Il processo di ristrutturazione del sistema sanitario regionale è già partito e si tratta di un processo rinviato per troppi anni, mentre è già avvenuto in molte Regioni italiane. Quelle, guarda caso, che oggi hanno i conti in ordine.
È un percorso obbligato che non può non coinvolgere il mondo dell’ospedalità privata che ha una presenza nel Lazio ed a Roma in particolare di grande peso.

Ora è giunto il momento del cambiamento e non c’è più spazio per rinvii. Lo pretende il sistema sanitario regionale che cosi come è oggi crea disservizi e disavanzi. Ma soprattutto lo pretendono i cittadini che ci chiedono ogni giorno cure all’altezza delle loro malattie, e vicine alle loro necessità.

La Regione Lazio comunque ha ben presenti i problemi connessi a un processo di riconversione storico e di così vasta portata e infatti c’è la disponibilità a individuare soluzioni alternative che salvaguardino soprattutto i posti di lavoro.
Per la stragrande maggioranza della cliniche indicate nel provvedimento si prevede un futuro come residenze per anziani, lungodegenti e come strutture monospecialistiche.

Il miglioramento del sistema sanitario regionale non produrrà «un’altra Alitalia» perché ridurre i posti letto non significa chiudere gli ospedali. Gli imprenditori devono scegliere tra l’arroccamento in difesa di anacronistiche e insostenibili posizioni di rendita o accettare la sfida del cambiamento.

Il momento di un cambiamento è arrivato, i cittadini capiranno – come stanno capendo per il San Giacomo – che quello conta è la qualità dell’assistenza e non i posti letto e potranno continuare a contare sulla grande professionalità dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari del Lazio.