28 agosto 2025
Aggiornato 09:00

Scuole materne a Treviso

Valdegamberi: «Regione ha aumentato contributi, è pronta a erogarli ma non può perchè patto di stabilità lo impedisce»

Ancora una volta, e stavolta, da Treviso, l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, ha denunciato la situazione kafkiana che devono subire le politiche sociali nel Veneto a causa del 'patto di stabilità' introdotto dal Governo Prodi nel 2007 e confermato da quello attuale. Valdegamberi è intervenuto stamani al Collegio Pio X dove si stava svolgendo l'affollatissima Assemblea - organizzata dalla F.I.S.M. - delle educatrici di scuola d'infanzia delle scuole materne non statali del Veneto.

Al centro dell'incontro le tematiche educative (i soggetti, i tempi e i luoghi dell'educare e dell'educarsi, oggi) ma anche le difficoltà economico-gestionali che porteranno, si teme, alla chiusura di diversi servizi nel prossimo futuro. Valdegamberi ha affrontato la questione di petto: «Chiedo ancora una volta al Ministro Sacconi – ha detto - di escludere le politiche sociali, e al loro interno la questione delle scuole d'infanzia che sono centrali nel Veneto rappresentando il 70% dei servizi, dal patto di stabilità perchè la dovuta osservanza del patto sta portando a situazioni grottesche.

La Regione Veneto ha aumentato e di parecchio in questi anni le risorse a favore delle scuole d'infanzia non statali, perchè sono un patrimonio culturale irrinunciabile e un esempio di sussidiarietà e di federalismo ante litteram. Senza contare il fatto che lo Stato ci sollecita a raggiungere l'obiettivo europeo di Lisbona che prevede la copertura al 33% dei servizi per l'infanzia sul territorio realizzando investimenti specifici; e il Veneto lo sta facendo al meglio. Insomma – spiega Valdegamberi - abbiamo le risorse (risorse venete ma anche nazionali) per supportare questi servizi non solo le scuole d'infanzia ma anche i nidi integrati, abbiamo fatto le delibere per liquidare i finanziamenti agli enti gestori e permettere la continuazione dell'attività educativa ma non possiamo concretamente prendere i soldi dalle casse regionali e recapitarli ai destinatari perchè il 'patto di stabilità' ci impone di non superare la spesa dell'anno precedente.

Ciò significa addossare gravi problemi di bilancio a questi servizi e pregiudicare il loro futuro: infatti è probabile – ha concluso con preoccupazione l'Assessore regionale – che stando così le cose non si riuscirà, entro fine anno, ad erogare niente di quanto la Regione ha già deliberato. E' una contraddizione stridente, un'assurdità che ho fatto presente e continuerò a far presente ai livelli governativi in tutti i modi». Arrivando poi alle cifre stanziate dalla Regione Veneto nel settore materno infantile e della prima infanzia per l’anno 2008, Valdegamberi ha ricordato che si tratta complessivamente di 54,7 milioni di euro di cui 12,5 per la gestione delle scuole d’infanzia, 11 milioni per la gestione dei nidi privati e 12,5 per quelli pubblici, 13,6 milioni di euro derivanti da risorse statali per il piano nazionale di potenziamento dei nidi, 1 milione di euro per i nidi in famiglia, 2,3 milioni di euro per gli investimenti sui nidi privati e 1,8 milioni di euro sui nidi pubblici.