Celebrata la prima giornata dei Veneti nel mondo
De Bona: «Oltre cinque milioni di emigranti veneti, sparsi nei cinque continenti: un altro Veneto fuori del Veneto»
«Oltre cinque milioni di emigranti veneti, sparsi nei cinque continenti: un altro Veneto fuori del Veneto, a cui siamo orgogliosi di rivolgere un segno di attenzione e di riconoscenza per quanto hanno fatto e continuano a fare per la terra di origine». Con questa parole l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona ha riassunto il significato della prima Giornata dei Veneti nel mondo, celebrata ieri a Feltre e a Pedavena alla presenza del prefetto di Belluno, del sindaco di Feltre e delle rappresentanze di circa ottanta comuni, di quasi tutte le amministrazioni provinciali e delle dodici associazioni dell’emigrazione iscritte all’albo regionale.
La manifestazione è stata istituita con una legge regionale approvata il 25 luglio scorso dal Consiglio che ha in tal modo unanimemente riconosciuto – ha sottolineato il consigliere regionale Roberto Ciambetti, primo firmatario della legge – che fosse doveroso trovare il modo di dimostrare la riconoscenza del Veneto per i suoi emigranti. Grande soddisfazione per l’istituzione di questa giornata è stata espressa a nome delle associazioni dell’emigrazione da Giachino Bratti, presidente dei Bellunesi nel Mondo, il quale ha auspicato che questo riconoscimento del ruolo dei Veneti nel mondo trovi posto anche nel nuovo Statuto della Regione del Veneto. L’assessore De Bona ha fatto presente che la provincia di Belluno ha fatto da apripista nella sperimentazione di questo nuovo capitolo nei rapporti tra cittadini residenti e oriundi veneti che vivono ed operano nei cinque continenti. Considerando il poco tempo a disposizione quest’anno è stata colta l’occasione di inserire la Giornata dei Veneti nel mondo promossa dalla Regione nel contesto di iniziative già programmate da parte del Comune di Feltre in collaborazione con l’associazione dei Bellunesi nel mondo e il Comune di Pedavena. Le prossime edizioni – ha ricordato De Bona - saranno itineranti sul territorio veneto entro la fine di agosto di ogni anno.
Non c’è comunque solo la giornata celebrativa, ma sono previste anche altre iniziative sia di scambio culturale con il mondo dell’emigrazione, sia rivolte alla scuola. «Abbiamo già chiesto – ha aggiunto l’assessore – di poter inserire nei programmi didattici la storia dell’emigrazione, fatta di sacrifici e di dolorosi distacchi ma anche di sviluppo e di crescita, tutti valori che possono contribuire alla formazione dei nostri giovani». Al termine della cerimonia, che ha visto la partecipazione del coro Ana Piave di Feltre, è stato deposto un omaggio floreale sul monumento all’emigrante situato davanti alla stazione ferroviaria di Feltre. Successivamente la festa si è spostata a Pedavena con la sfilata e l’esibizione di corpi bandistici e gruppi corali.