29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Proposte per aumentare la sicurezza stradale

Sicurezza sulle strade, Chisso: «più forze in campo, mobilitiamo la protezione civile»

«La principale causa degli incidenti stradali risulta essere il fattore umano, che incide per circa l’80 per cento dei casi»

«Aumentare la sicurezza sulle nostre strade è un’esigenza doverosa, ma la repressione e la severità, da sole, pur necessarie e fondamentali hanno dimostrato di non essere sempre sufficienti, mentre servirebbe una prevenzione più capillare, che si può fare solo aumentando il numero delle forze in campo per far fronte ad una emergenza sempre più drammatica». Lo sostiene l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che ribadisce l’impegno della Regione nell’eliminazione delle motivazioni infrastrutturali di pericolo in occasione della visita in regione del sottosegretario Bartolomeo Giachino.

«La principale causa degli incidenti stradali risulta essere il fattore umano, che incide per circa l’80 per cento dei casi, anche se le cause strutturali hanno un peso considerevole, se è vero che vi sono situazioni in cui gli incidenti si ripetono con preoccupante frequenza. Più in generale, tuttavia – ribadisce l’assessore – rimango convinto del fatto che le iniziative dimostrative e le buone intenzioni non bastano, se si esprimono solo con misure più stringenti di repressione. Bisogna invece produrre comportamenti soggettivamente più sicuri e consapevoli, ad esempio con la presenza lungo le strade di più personale che controlli, svolgendo contemporaneamente una positiva opera di dissuasione.

Se non sono sufficienti le forze dell’ordine, meritoriamente impegnate su molti altri fronti, credo si debba pensare ad utilizzare in affiancamento a queste la protezione civile, specie nelle giornate cosiddette da «bollino rosso» e per incombenze legate appunto al controllo dei mezzi e alle condizioni dei guidatori. Ci sono molte cose che possono essere realizzate da personale volontario opportunamente addestrato tra le quali, ad esempio – conclude Chisso – i controlli del sabato notte all’esterno dei locali pubblici».