19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Bike sharing: contributi per mezzo milione di euro

Giunta veneta per attivazione servizi bike sharing

La somma verrà utilizzata dalle amministrazioni comunali interessate per l’acquisto delle biciclette e delle relative attrezzature

La Giunta veneta finanzierà la realizzazione di servizi di noleggio automatico di biciclette da parte dei Comuni, i cosiddetti «bike sharing». «In proposito – ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso che ha promosso l’iniziativa – sono state adottate le modalità operative e i criteri per la ripartizione dei contributi, che ammontano complessivamente a mezzo milione di euro.

La somma verrà utilizzata dalle amministrazioni comunali interessate per l’acquisto delle biciclette e delle relative attrezzature (rastrelliere e così via) necessarie per la dotazione del servizio di noleggio, da dislocare in punti considerati cruciali e strategici all’interno dell’area urbana, come stazioni ferroviarie, parcheggi scambiatori, piste ciclabili. Lo scopo è di favorire una mobilità intelligente nei centri urbani, contribuendo nel contempo la riduzione dell’inquinamento da polveri sottili».

Le richieste di finanziamento dovranno essere indirizzate alla Regione Veneto e dovranno pervenire entro il 31 ottobre prossimo alla Direzione Mobilità – Cannaregio Calle Priuli, 99 – 30124 Venezia. Saranno finanziati progetti completi, accompagnati da una proposta di campagna pubblicitaria volta a sensibilizzare l’utenza. Sarà data preferenza ai progetti presentato da Comuni capoluogo che non abbiano ancora attivato il servizio di bike sharing e a quelli proposti da Comuni non capoluogo associati o singoli che non abbiano ancora il bike sharing. In caso di ulteriori disponibilità, saranno finanziate le iniziative volte a incrementare o migliorare il servizio di bike sharing già esistente. A parità di condizioni tra i Comuni beneficiari, sarà data preferenza in funzione dell’organizzazione del servizio, dell’entità della popolazione residente nel territorio comunale, del flusso turistico di cura o di soggiorno. Il contributo assegnato ad ogni Comune non potrà essere superiore al 75 per cento del costo effettivo del progetto e potrà arrivare fino ad un massimo di 70 mila euro