20 aprile 2024
Aggiornato 00:30

L'assessore Nieri visita il carcere di Latina

«Un carcere molto affollato in cui gli stranieri rappresentano il 40-45% della popolazione carceraria»

Nella giornata dedicata alle visite delle carceri laziali, il carcere di Latina è stato il primo visitato dalla delegazione composta dall'assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio, Luigi Nieri e dal presidente dell'Associazione Antigone, Patrizio Gonnella.

«Si tratta di un carcere molto affollato - spiega l'assessore Nieri - in cui gli stranieri rappresentano il 40-45% della popolazione carceraria. Per quanto riguarda la sezione maschile, la capienza regolamentare è di 87 posti, mentre ad oggi i detenuti sono addirittura 130. Ciò significa che in alcune celle 6 persone vivono in letti a castello a tre piani in soli 16mq, e hanno quindi a disposizione meno di 3mq a persona. La Regione Lazio fa inoltre presente che, salvo che in una piccola sezione, in generale non sono rispettati i dettami del regolamento di esecuzione del 2000, che prevedeva, fra le altre cose, le docce in cella. Nella sezione femminile ci sono 36 detenute per 18 posti letto, quindi il doppio della capienza regolamentare. C'è, inoltre, un ingiustificato regime di elevato indice di vigilanza, imposto dal ministero della Giustizia, per 6 detenute che hanno compiuto, ormai 30 anni fa, reati di terrorismo».

«Un grave problema strutturale, lesivo dei diritti fondamentali, è costituito - conclude Nieri - dalla schermatura delle finestre nella sezione femminile, cosa che impedisce la naturale filtrazione della luce. In generale, le attività, durante il mese di agosto, sono fortemente ridotte. Tutto questo nonostante la direzione dell'istituto sia apprezzata dalla stessa popolazione detenuta».