24 aprile 2024
Aggiornato 20:00
63° anniversario della tragedia di Hiroshima

Maroni: «Le relazioni tra gli uomini e tra gli Stati devono essere improntate al principio del dialogo»

L'esplosione della prima atomica commemorata a Roma dal comitato Terra e Pace che ha conferito un riconoscimento speciale ai Vigili del Fuoco

Anche quest'anno la tragedia di Hiroshima è stata ricordata a Roma, a 63 anni dall'avvenimento, con una manifestazione in piazza del Pantheon organizzata dal Comitato Terra e Pace.

È stata alta la partecipazione delle istituzioni che hanno condiviso lo spirito dell'iniziativa. Il ministro dell'Interno Maroni, in un telegramma inviato al promotore del Comitato Athos De Luca, ha sottolineato che è riposta nei giovani la speranza che eventi come Hiroshima non si ripetano mai più, formulando l'augurio che «possa essere sempre più acquisita e diffusa la consapevolezza che le relazioni tra gli uomini e tra gli Stati debbano essere improntate al principio del dialogo ed affrontate con gli strumenti della diplomazia e della politica».

Tra i messaggi inviati, quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha espresso il suo apprezzamento per la commemorazione come «iniziativa che trasmette innanzitutto alle giovani generazioni un fermo monito affinchè la soluzione dei conflitti non sia affidata alle armi».

Hiroshima, con il lancio della prima bomba atomica fatta esplodere su di un centro abitato, è una ferita ancora aperta nella storia dell'umanità. Decine di migliaia di persone morirono all'istante, altre migliaia persero la vita, a causa delle radiazioni, nei giorni e poi negli anni successivi all'esplosione.
Proprio per mantenere attuale il monito che quel dramma rappresenta per tutto il mondo, il Comitato ha conferito uno speciale riconoscimento, tra gli enti e le associazioni particolarmente impegnate nel soccorso e nell'assistenza in caso di eventi che colpiscono le comunità, all'attività del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

Maroni si è complimentato per questa scelta: «Sono lieto - dice nel messaggio - che quest'anno tale riconoscimento vada al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, i cui uomini sono sempre in prima linea e pronti ad intervenire ogni volta che occorra, con dedizione e grande professionalità».

I Vigili del fuoco hanno allestito sulla piazza alcuni stand con i mezzi storici, risalenti ai primi anni del secolo, accanto alle più innovative dotazioni degli specialisti NBCR, chiamati ad intervenire in caso di rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico.

La banda musicale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, composta da oltre 60 esecutori provenienti dai vari comandi provinciali d’Italia, ha eseguito durante la manifestazione gli inni nazionali italiano e giapponese.