25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
ABI: da lavoratori e banche 1 milione di euro l’anno per iniziative umanitarie

Fondo nazionale per progetti di solidarietà

È l’obiettivo della campagna di raccolta fondi 2008-2009 del “Fondo nazionale di solidarietà del Credito”, che partirà da metà settembre con la presentazione ufficiale del sito internet. Dai contributi volontari di dipendenti e aziende un potenziale di circa 4 milioni di euro l’anno. A fine 2007 deliberati progetti per 1.323.000 euro

L’obiettivo di base è arrivare ad 1 milione di euro l’anno, ma potrebbe aggirarsi annualmente intorno ai 4 milioni di euro la dotazione finanziaria del «Fondo nazionale del settore del credito per progetti di solidarietà», attivo dal 2004 in campo umanitario in Italia e all’estero. A questo mira la campagna di raccolta fondi 2008-2009, che partirà da metà settembre con la presentazione ufficiale del sito internet della Onlus.

Il Fondo è il risultato di un’attività pluriennale di progetti di solidarietà, che l’ABI e i sindacati di settore hanno deciso di rendere permanente. Gestito da rappresentanti dell’ABI e dalle segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali, il Fondo è la prima ed unica esperienza di un Ente voluto dalle parti in un contratto nazionale, esclusivamente dedicato a progetti di solidarietà e finanziato attraverso la condivisione del contributo paritetico tra lavoratori ed imprese: per ciascun dipendente, infatti, che sceglierà di aderire con una somma di 6 euro l’anno, meno di mille lire al mese, che sarà trattenuta dalla tredicesima, ogni banca verserà una cifra di pari importo. Il settore del credito conta circa 350 mila dipendenti e ogni anno il Fondo potrebbe raccogliere intorno ai 4 milioni di euro.

Questo strumento messo in piedi in pochi anni ha consentito la realizzazione di esperienze positive, rappresentando una novità assoluta, in Europa e nel mondo, per il panorama delle relazioni industriali. In particolare, in ambito nazionale molti interventi hanno riguardato la Campania, il Piemonte, l’Umbria e le Marche a seguito di catastrofi naturali. Tra gli interventi realizzati: case di riposo per anziani, consolidamento strutturale di Istituti per bambini non autosufficienti, ricostruzione di asili nido, scuole materne e centri sportivi, realizzazione di parco giochi e fornitura di materiali per centri polivalenti sociali e culturali.

Fuori confine la solidarietà ha toccato Romania, Palestina, Argentina, Kosovo, Kenia, Croazia, Albania, Iraq, Afghanistan, Indonesia, Sri Lanka, Thailandia, con il contributo per ospedali pediatrici, reparti di maternità, scuole e bus scolastici, centri di formazione professionale, istituti per orfani di guerra. Tutto ciò ha portato alla distribuzione complessiva di 10 miliardi delle vecchie lire, ma l’obiettivo è «fare molto di più», aprendo la contribuzione al Fondo anche ad altri soggetti. In questo senso, la scelta di iscrivere la Onlus all’albo speciale per le donazioni del 5x1000.

Nel frattempo, a fine 2007 sono stati deliberati 11 progetti per un importo di 1.323.000 euro da realizzare entro il 2009. I fondi sono stati suddivisi per tipologia d’intervento e per area geografica, cercando di trovare un equilibrio tra le diverse classi d’età, le zone interessate e le priorità individuate, con una forte attenzione alle aree di sofferenza e disagio sociale. Di seguito la distribuzione geografica degli interventi che vanno da un programma alimentare e scolastico per bambini affetti da Hiv a centri per vittime di tortura, da progetti di sostegno scolastico e case famiglia ad attrezzature per lo sviluppo delle economie locali:
- Italia ¤ 172.000
- Europa ¤ 350.000
- Africa ¤ 200.000
- Asia ¤ 250.000
- America ¤ 201.000
- Medio Oriente ¤ 150.000