Libra, anche PayPal verso l'abbandono del progetto di Facebook
La società ha disertato un importante incontro a Washington, a cui erano state invitate tutte e 28 le aziende che appoggiano il piano del Ceo Mark Zuckerberg
NEW YORK - PayPal starebbe per lasciare il progetto Libra, la moneta digitale su cui sta lavorando Facebook. La società ha infatti disertato un importante incontro in programma ieri a Washington, a cui erano state invitate a partecipare tutte e 28 le aziende che appoggiano il piano del Ceo Mark Zuckerberg, per discutere di come affrontare la crescente opposizione delle autorità. Secondo fonti del Financial Times, PayPal sarebbe stata l'unica società assente; tra quelle che hanno aderito, ci sono Visa, Mastercard, Uber, Spotify, Iliad e Vodafone.
Duro colpo per il progetto
Un'eventuale uscita da parte del gruppo conosciuto per i pagamenti elettronici sarebbe un duro colpo per il progetto, condotto da David Marcus, manager di Facebook ed ex presidente di PayPal. Una persona vicina a PayPal ha reso noto che la società è preoccupata perché Facebook non avrebbe fatto abbastanza per rassicurare sui timori avanzati dalle autorità, in particolar modo per scongiurare il pericolo che Libra venga usata per il riciclaggio di denaro. Secondo la fonte, PayPal probabilmente sceglierà di farsi inizialmente da parte, per poi magari unirsi al progetto in un momento successivo.
Molte le perplessità
Quando ha presentato il progetto, che vorrebbe lanciare il prossimo anno, Zuckerberg ha detto che «con Libra, usare denaro sarà facile come condividere foto. Essere in grado di utilizzare il denaro virtuale può avere un importante impatto positivo sulla vita delle persone perché non si deve sempre portare denaro contante, che può essere insicuro, o pagare commissioni per i trasferimenti. Questo è particolarmente importante per le persone che non hanno accesso alle banche tradizionali o ai servizi finanziari. Al momento, circa un miliardo di persone non ha un conto in banca, ma possiede un telefono cellulare» aveva spiegato Zuckerberg. Sul progetto, sono state espresse molte perplessità. Il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, ha parlato di «preoccupazioni serie» legate a Libra in merito a «privacy, riciclaggio di denaro, protezione dei consumatori e stabilità finanziaria».
Anche Donald Trump si è schierato contro
«Non sono un fan di bitcoin e di altre criptovalute, che non sono denaro, e il cui valore è altamente volatile e basato su niente». Trump ha aggiunto che «in modo simile, la 'valuta virtuale' Libra di Facebook non reggerà». E ha continuato: «Se Facebook e altre aziende vogliono diventare una banca (...) devono diventare soggetti a tutte le regolamentazioni bancarie, come le altre banche, sia nazionali sia internazionali». Trump ha sottolineato il pericolo che certe valute possano «facilitare comportamenti illeciti, incluso il traffico di droga e altre attività illegali».
Tecnologia blockchain
La gestione di Libra è stata affidata a un'entità indipendente, con sede a Ginevra (Svizzera). Libra, come le altre valute virtuali, si basa sulla tecnologia «blockchain». La moneta virtuale sarà ancorata a un paniere di valute emesse dai governi per evitare le forti oscillazioni subite da altre criptovalute, a partire dal bitcoin.
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