25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
App

Creo l'app per trovare l'ombrellone last minute (dalla poltrona di casa)

L'app aggiorna in tempo reale il calendario delle disponibilità e consente così allo stabilimento di rivendere l’ombrellone temporaneamente inutilizzato

ROMA - Una soluzione win-win, in grado di soddisfare, contemporaneamente, stabilimenti balneari, abbonati stagionali e bagnanti occasionali. Un’idea che nasce sulla sabbia della riviera romagnola e che, da una disavventura estiva, crea un’opportunità di business, sfruttando i principi dell’economia circolare.

Si chiama Click to Beach, il servizio che Matteo Savorelli – ingegnere informatico ravennate e frequentatore abituale dei lidi romagnoli – ha ideato in una torrida giornata estiva insieme al bolognese Mattia Trentini, dopo l’ennesima «caccia all’ombrellone» finita male. Una sorte che, specie nei fine settimana e in alta stagione, accomuna moltissime famiglie che, nonostante l’apparente disponibilità di ombrelloni in spiaggia, si vedono rifiutare l’ambita postazione, detenuta dai clienti stagionali (nei mesi di luglio e agosto, quasi il 90% dei clienti totali di uno stabilimento): un vero e proprio «esercito» di oltre 600.000 ombrelloni occupati sull’intero territorio nazionale, 80.000 nella sola Emilia Romagna.

Ma come funziona Click to Beach? L’abbonato stagionale scarica l'app e, con un semplice click, comunica quando il suo ombrellone è libero. L'app aggiorna in tempo reale il calendario delle disponibilità e consente così allo stabilimento di rivendere l’ombrellone temporaneamente inutilizzato. Con un triplice vantaggio: l’abbonato abbatte il costo dell’abbonamento; il bagnante occasionale si libera dallo «stress da ricerca» e può finalmente aspirare ad un ombrellone, anche nelle prime file, arrivando in spiaggia in tutta tranquillità; lo stabilimento balneare riesce a soddisfare più richieste, aumentando gli incassi di spiaggia e ristorazione. Non solo, lo stabilimento entra in possesso di un sistema di gestione del parco ombrelloni all’avanguardia, studiato su misura per le sue esigenze, e – grazie alle iniziative di marketing di Click to Beach – guadagna in visibilità e nuovi clienti.

L’aspetto più interessante – una vera novità nel mercato del booking online, ormai praticato da oltre il 38% degli italiani – sta nel fatto che non sono previste commissioni per i servizi offerti dalla piattaforma, che trae il suo profitto esclusivamente dalle transazioni effettuate.

Il team e gli investimenti raccolti
Titolare del progetto Click to Beach è SeeToBe s.r.l. che vede – oltre ai fondatori Savorelli e Trentini – la presenza di Luca Soravia, startup advisor e business angel dell’incubatore VZ19 Startup Factory, e di un nutrito team di co-founders, di cui fanno parte alcune società bolognesi che apportano un contributo significativo per la crescita del progetto, mettendo a disposizione le proprie specifiche competenze: ReLog (ICT Project Management), Coders51 (Software Development), Lay Lab (Marketing Communication). Costituitasi a giugno 2017, nei soli primi 6 mesi di vita ha raccolto investimenti seed per oltre 250.000 euro da un board di angel investors facenti parte di un network del centro-nord Italia. Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, terminata la prima stagione turistica operativa, è previsto un ulteriore round, basato su una campagna di equity crowdfunding.

Partnership strategiche
Recentemente la società ha avviato una collaborazione con ICCREA nell’ambito di un progetto nazionale che il Gruppo Bancario del Credito Cooperativo sta portando avanti nel comparto turistico. Il primo risultato concreto di questa sinergia è stata la configurazione di un’offerta combinata tra Click to Beach e la BCC Ravennate, Forlivese e Imolese, appositamente studiata per gli stabilimenti balneari del territorio romagnolo. Sono allo studio operazioni analoghe per i prossimi mesi su altri territori.

Il mercato di riferimento
Nel decennio 2006-2016, il turismo balneare italiano ha evidenziato un trend in costante crescita, con gli arrivi nelle località di mare che hanno registrato una crescita del +17,8%. Tendenza riconfermata anche per la stagione 2018 che vede mete come Italia, Spagna e Grecia tornare a essere predilette, a scapito di altre destinazioni considerate insicure come il Mar Rosso, l’Egitto, la Tunisia o la Turchia.

Sugli oltre 6.000 stabilimenti balneari presenti sul territorio nazionale, oltre un sesto (1.100 circa) si trova in Emilia Romagna: proprio su questo mercato si focalizzerà inizialmente l’attività di Click to Beach che man mano estenderà il proprio raggio di azione a tutta la riviera adriatica, a Toscana, Liguria e Lazio, fino a coprire l’intero territorio nazionale. Per poi guardare all’estero.