24 aprile 2024
Aggiornato 08:00
salone del mobile

L'innovazione va in scena a Milano, tra «green» e sostenibilità

Un'installazione tecnologicamente monitorata dove è possibile passare dalla primavera all'inverno in pochi istanti

MILANO - Siamo in piazza Duomo, a Milano. Le guglie dell’edificio svettano sulle nostre teste in una delle piazze più belle e affollate d’Italia. In pochi passi si può passare dalla primavera all’inverno, dal clima mite al freddo gelido di un pomeriggio di gennaio. Mancano poche ore al 57esimo Salone del Mobile che vedrà il capoluogo lombardo giocare un ruolo da protagonista in quello che è il rapporto tra la natura e l’abitare, in un futuro dove le nostre case e i nostri arredi dovranno essere sempre più sostenibili. Ma ciò che è stato installato davanti a Palazzo Reale ha dell’eccezionale.

L’installazione, che apre domani 17 aprile, permette ai visitatori di immergersi nelle Quattro Stagioni, in un padiglione dove sensori e pannelli regolano le condizioni climatiche permettendo di passare da un periodo all’altro in pochissimi istanti. Ed è proprio il Salone del Mobile a offrire alla città il progetto «Living Nature. La Natura dell’Abitare», sviluppato insieme allo studio internazionale di design e innovazione Carlo Ratti Associati (CRA).

Nei 500 metri quadrati, concepiti con criteri di risparmio energetico, verranno racchiusi quattro microcosmi naturali e climatici che permetteranno alle quattro stagioni dell’anno di coesistere nello stesso momento, l’una accanto all’altra. I visitatori potranno immergersi nella natura e viverne i cambiamenti attraversando le quattro aree – Inverno, Primavera, Estate e Autunno – arricchite da suggestioni familiari e domestiche. Il progetto ha l’obiettivo di riportare la natura all’interno dell’ambiente urbano, in modo da ristabilire l’interazione dell’uomo con la stessa. E, soprattutto, lo scopo di sensibilizzare i cittadini verso soluzioni sostenibili che siano realmente applicabili, capaci di replicare ciò che il nostro pianeta ci chiede anche grazie alle innovazioni tecnologiche.

Il controllo climatico operato all’interno dell’installazione, infatti, è basato sull’uso di celle fotovoltaiche e accumulatori energetici, mentre il padiglione sarà coperto da una membrana in Crystal responsiva, dotata cioè di sensori capaci di reagire alle condizioni di luce, consentendo un’accurata regolazione delle condizioni climatiche al suo interno. Una serie di pannelli fotovoltaici organici, ossia dotati di celle solari di ultima generazione ispirate al processo di fotosintesi clorofilliana, saranno integrati in copertura, fornendo l’energia necessaria per raffrescare l’area invernale. A partire da questa produzione di energia, grazie a un sistema di scambio di calore, sarà possibile riscaldare l’area estiva.

In pratica, tutto lo spazio funziona come un grande frigorifero: l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici (integrati sulla parte perimetrale della copertura del padiglione) viene utilizzata per alimentare uno scambiatore di calore che, trasferendo energia termica, permette di portare l’area invernale a una temperatura prossima agli 0°C. Il calore estratto da questo ambiente attraverso serpentine a pavimento e ventilconvettori per il trattamento dell’aria non viene sprecato ma trasferito e riutilizzato nello spazio estivo.

L’obiettivo è riportare la sostenibilità e il verde anche in città, laddove nei prossimi anni si assisterà sempre di più alla migrazione dei cittadini dalle campagne verso gli agglomerati urbani. Secondo i dati elaborati e diffusi dalle Nazioni Unite, la popolazione urbana mondiale dovrebbe aumentare dell’84 per cento entro pochi decenni, da 3,4 miliardi nel 2009 a 6,4 miliardi nel 2050. Questo sarà dovuto principalmente alla rivoluzione tecnologica, così come avvenne nell’Ottocento per la rivoluzione industriale. La città diventa il luogo in cui è, spesso, maggiormente possibile garantirsi un futuro, essere più connessi e avere maggiori servizi. Per questo, come spiega lo stesso Carlo Ratti, è importante riportare il verde all’interno degli agglomerati urbani, anche attraverso aree dedicate all’agricoltura urbana e interventi di micro-urbanistica. Nella rivoluzione tecnologica, grande importanza assume - ad esempio - l’agricoltura indoor, con sistemi che permettono la coltivazione di ortaggi anche in aree urbane molto piccole, riducendo il consumo di acqua e fertilizzanti e dove le condizioni ambientali sono costantemente monitorate attraverso dei sensori che permettono di stabilire come e quanto intervenire sulla coltura.

L’installazione di Piazza Duomo sarà smontata il 29 aprile. Ma grazie a questo evento Milano offre un suo contributo per un regreening, seppure temporaneo, della città.