L'orto «smart» bolognese, per coltivare sul balcone di casa (grazie ai pesci)
La tecnologia si basa su sensori e acquaponica che combina la coltivazione di vegetali all’allevamento dei pesci permettendo di risparmiare più del 90% di acqua rispetto a un orto tradizionale

BOLOGNA - Secondo i dati elaborati e diffusi dalle Nazioni Unite, la popolazione urbana mondiale dovrebbe aumentare dell’84 per cento entro pochi decenni, da 3,4 miliardi nel 2009 a 6,4 miliardi nel 2050. Questo significa che il 70% della popolazione globale vivrà nelle nelle città. L’aumento dell’urbanizzazione spinge, infatti, moltissime imprese a concentrarsi su come produrre ortaggi anche in spazi angusti e in assenza di terreno e condizioni climatiche favorevoli. Ed è quello che stanno facendo Damiano Avellino, Thomas Marino, Fabio Carbone e Valerio Ciotola con Orthoponics, startup nata e operativa a Bologna.
L’acquaponica
Il loro primo 'nato' è Ortho, un prodotto per terrazzi e balconi che permette di coltivare cibo fresco e biologico anche a chi vive in città e non potrebbe quindi avere spazio o tempo per curare un orto tradizionale. Il tutto si basa sulla tecnologia dell’acquaponica che combina la coltivazione di vegetali all’allevamento dei pesci permettendo di risparmiare più del 90% di acqua rispetto a un orto tradizionale. Una volta che le piante hanno assorbito il nutrimento derivante dagli scarti dei pesci, l’acqua torna pulita ai pesci stessi e il ciclo ricomincia.
Come funziona Ortho
Nello specifico Ortho è una struttura reticolare e modulare che permette di posizionarla in più aree e spazi. Due i modelli previsti che possono essere costruiti attraverso le strutture modulari: Domo, una cupola di 2 metri di raggio che può essere collocata in qualsiasi giardino o terrazza (mentre lo spazio interno può essere utilizzato come una casa degli attrezzi) e Wallo, una parete composta da 8 pannelli che può essere adattabile a qualsiasi balcone. La coltivazione è automatizzata grazie a sensori wireless e una rete di attuatori (WNAS) collegato a un’applicazione smartphone.
Il mercato della vertical farming
La startup bolognese, una delle due uniche italiane a essere selezionate per il programma di accelerazione capitolino Startupbootcamp FoodTech, opera all’interno del mercato della vertical farming, all’interno del quale si stanno sviluppando tutte le imprese volte allo sviluppo di nuovi modelli di agricoltura innovativa e sostenibile. Secondo il Global Market Insights il settore varrà ben 13 miliardi di dollari entro il 2024. In particolare, il mercato, sta vedendo una rapida crescita nel settore dell’agricoltura indoor a causa dell’avvento delle luci LED e di meccanismi di crescita come l’acquaponica e l’aeroponica. Basso costo del lavoro, ubicazione delle aziende agricole verticali più vicine alle basi di consumo, accessibilità ai prodotti freschi, zero uso di pesticidi, sono la chiave di volta per una crescita sempre più esponenziale del settore.
- 10/12/2021 Alfredo Altavilla e Boris Collardi investono in Roboze, startup italiana della stampa 3D
- 23/06/2020 OGR Torino e Microsoft lanciano la Tech Revolution Factory
- 08/05/2020 Eugene Kaspersky lancia un acceleratore per startup che operano nel settore del turismo
- 11/03/2020 Un concorso per progetti digitali innovativi rivolti al mondo delle risorse umane