18 aprile 2024
Aggiornato 17:30
mercato di 6,7 miliardi di dollari

L'auto del futuro si guiderà da sola e parlerà con noi

Secondo le statistiche il 15% dei veicoli passeggeri venduti nel 2030 in tutto il mondo sarà a guida completamente autonoma e che i ricavi dell’automotive potrebbero quasi raddoppiare a 6.700 miliardi di dollari

TORINO - La famosa serie TV degli anni ’80 «Supercar» prefigurava l’auto del futuro con KITT, modello nero corvino a guida completamene autonoma con un incredibile set di dotazioni fra cui un turbo boost, uno scanner medico, una macchina della verità e persino uno spiccato senso dell’umorismo. Trent’anni dopo, i veicoli senzienti popolano ancora il mondo della fantascienza, mentre quelli a guida autonoma sono quasi realtà. Nel film «Io, Robot» Will Smith schiaccia un pisolino mentre la sua Audi RSQ color argento sfreccia indisturbata sull’autostrada; poi si mette alla guida impugnando un volante che sbuca dal cruscotto: uno scenario che potrebbe avverarsi tra non molti anni. Per gli autobus senza conducente e gli autocarri a lunga percorrenza autonomi ci vorrà solo qualche tempo in più.

Il 15% dei veicoli sarà a guida autonoma
La società di consulenza McKinsey prevede che un buon 15% dei veicoli passeggeri venduti nel 2030 in tutto il mondo sarà a guida completamente autonoma e che i ricavi dell’automotive potrebbero quasi raddoppiare a 6.700 miliardi di dollari grazie alla mobilità condivisa (car-sharing, e-hailing) e ai servizi di connessione dati (incluse app e aggiornamenti di software per auto). Uno scenario che potrebbe diventare realtà grazie a nuovi player del mercato automobilistico come Tesla Motors, colossi informatici del calibro di Google e Microsoft e tutta una serie di startup che sfidano (e a volte si alleano con) produttori tradizionali quali Ford, General Motors e Nissan.

L’importanza della sicurezza
Anche se la tecnologia, le barriere normative e i dilemmi etici rimandano la commercializzazione su ampia scala dei veicoli completamente autonomi a dopo il 2020, la semi-automazione è già realtà grazie all’introduzione e al continuo aggiornamento di sistemi avanzati di guida assistita (ADAS). Questo mercato da solo potrebbe arrivare a 34 miliardi di dollari entro il 2020 (CAGR annuo del 40%) a fronte di un tasso di penetrazione globale triplicato (48%). Un punto cruciale dell’innovazione tecnologica – e quindi una possibile fonte di opportunità di investimento – è la sicurezza. Solo negli Stati Uniti, la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) stima che gli incidenti fra veicoli a motore costano quasi 1.000 miliardi di dollari l’anno, anche in termini di perdita di produttività. Le principali cause di incidente sono la distrazione, i colpi di sonno, la guida sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti, la velocità e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Poiché gli esseri umani sono fallibili, per migliorare la sicurezza si potrebbe affidarsi di più alla tecnologia. La svedese Autoliv, società leader nell’ambito dei sistemi di sicurezza automobilistici, stima che i suoi prodotti, tra cui un’ampia gamma di sistemi di assistenza radar e sistemi a infrarossi per la guida notturna oltre a tecnologie ottimizzate per airbag e cinture di sicurezza, contribuiscano ogni anno a evitare 30.000 vittime e 300.000 feriti

Auto parlanti
Anche se probabilmente non racconterà barzellette come faceva KITT con Michael Knight, l’auto del futuro potrebbe benissimo riconoscere la vostra voce o i vostri gesti e «comunicare» con altri veicoli e persino con i servizi di soccorso. I top di gamma del 2017 di Cadillac e Mercedes-Benz sono tra i primi veicoli con tecnologia di comunicazione veicolo-veicolo (V2V) integrata. Al livello base, la V2V consente alle auto di condividere ubicazione, velocità, posizione del volante e stato dei freni, al fine di individuare la presenza di altri veicoli e ridurre la probabilità di incidenti. Presto le auto potrebbero avvisarsi reciprocamente di ingorghi o strade pericolose, o comunicare con ponti e semafori. Una funzione di chiamata eCall – destinata a diventare obbligatoria per tutte le nuove auto in Europa a partire da aprile 2018 – contatterà automaticamente i soccorsi in caso di incidente grave, comunicando la posizione del veicolo e altri dettagli. Una novità che potrebbe salvare oltre 1.000 vite ogni anno.