27 aprile 2024
Aggiornato 06:30
in italia

Un 2016 di investimenti, in quali startup sono andati i capitali

Abbiamo raccolto alcune startup italiane dove sono confluiti investimenti superiori al milione di euro. Dove si sono diretti i capitali durante questo 2016

ROMA - Community di talenti e creativi, consegne di pacchi a domicilio, un mercatino di abiti social che conquista l’America. E come dimenticarsi di Talent Garden e dei 12 milioni di euro ricevuti per ampliare maggiormente spazi e network per il mondo. Il 2016 degli investimenti ne ha viste di startup italiane prendere il volo. Grandi soddisfazioni per sogni che si realizzano e che vendono il venuto capital diventare sempre più concreto e accessibile anche per il BelPaese. Abbiamo raccolto qui i round di investimenti migliori, augurando a queste startup di replicare nel 2017 gli stessi risultati.

Seventeen
Sono 4,2 i milioni di euro che Seventeen, startup di Napoli specializzata nello sviluppo di soluzioni nel settore medtech dell’oncologia interventistica, ha ricevuto da Panakès Partners e Innogest. La tecnologia messa a punto da Seventeen permette di distruggere la massa tumorale attraverso l’iniezione di un gel biocompatibile caricato con particelle radioattive in grado di massimizzare l’effetto radioterapico, riducendone al tempo stesso gli effetti collaterali.

Bnbsitters
Fondata nel 2013 da due imprenditori siciliani residenti a Parigi, Biagio Tumino e Piero Cipriano, Bnbsitter si fa carico, per il proprietario di casa, di tutti i problemi logistici più comuni e dispendiosi in termini di tempo, che accompagnano tutte le fasi dell’affitto di un immobile: dalla consegna delle chiavi (con la registrazione degli ospiti al check-in e check-out), alla pulizia e lavanderia, ai servizi di rifornimento e di coordinamento per gli ospiti. A maggio 2016 la startup ha ricevuto 2,5 milioni dollari (2,2 milioni di euro) nel suo secondo round di investimento: dentro anche BlaBlaCar.

Depop
Un mercatino digitale, specializzato in «abiti da quardaroba» con una community che ha la possibilità di interagire. Metà social network dove postare foto di abiti e chiacchierare di moda e nuove tendenze e metà e-commerce, dove è la stessa community ad avere la possibilità di vendere e acquistare abiti interagendo con gli altri utenti. Depop ha affascinato l’America e ha ottenuto ben 7,4 milioni di euro di finanziamento sottoscritto dai fondi Balderton Capital, Holtzbrinck e Creandum, assieme a Red Circle Investments e Lumar.

Milkman
La startup di logistica smart che permette di decidere giorno ed ora nei quali ricevere le spedizioni ha raccolto 1,05 milioni di euro da P101, 360 Capital Partners e Mike Brennam, manager e business angels statunitense. Un bel colpo per Milkman, startup nata nel 2015 e lanciata sul mercato a fine maggio. Un progetto nato da da Antonio Perini, co-fondatore di Cortilia e Viamente e da Tommaso Baù, co-fondatore di Itecs. Funziona raccogliendo in una sorta di «nuvola» fisica gli acquisti e consegnandoli a qualsiasi ora e su appuntamento.

CoContest
La startup ha chiuso un round da 1,8 milioni di dollari, grazie alla partnership con Draper Associates, che ha investito 1 milione di dollari, con la partecipazione di LVenture Group (120k), Atlante Seed (250k), 500 Startups (100k) e altri angels. Nata a Roma e trasferitasi a San Francisco, CoContest offre un servizio di crowdsourcing per chi deve arredare o ristrutturare casa o un ufficio, mettendo in collegamento clienti e architetti attraverso un contest pubblico.

GoodBuyAuto
A un anno esatto dalla fondazione della società, GoodBuyAuto.it ha ricevuto un nuovo finanziamento di un milione di euro. I fondi provengono in larga parte da un gruppo di investitori privati nel quale hanno avuto un preponderante peso professionisti come Lorenzo Sistino, ex Chief Executive Officer di Fiat, Fabio Cannavale, founder e Chief Executive Officer di Lastminute.com Group e Giuseppe Guillot, a lungo Chief Operating Officier di YOOX Group. GoodBuyAuto è il primo mobile marketplace di auto usate in Europa continentale ed è stata fondata da Carlo Salizzoni a ottobre 2015, insieme ad Andrea Locatelli, esperto di tecnologia e algoritmi.

Intertwine
A pochi giorni dal Natale la startup ha chiuso un di oltre un milione di euro, ricevuti attraverso un aumento di capitale, il bando Smart&Start Italia di Invitalia e un finanziamento dal Banco di Napoli. Intertwine è il social network per lo storytelling – basato su creatività condivisa e su collaborazione tra scrittori, lettori e talenti – per creare, condividere e pubblicare opere editoriali multimediali collaborative.

Mapendo
Il round da 1,1 milioni di euro è stato chiuso pochi giorni fa. A stringere le mani a Lorenzo Viscanti e Marco Marchini, sono stati Italian Angels for Growth, principale network di business angels in Italia e il neonato fondo di investimento creato da Gianluca Dettori, Barcamper Ventures, che hanno rispettivamente investito 520mila e 200mila euro. Contemporaneamente a questa operazione i soci di Mapendo hanno deciso di reinvestire gli utili non distribuiti, portando il valore complessivo degli investimenti a oltre 1,1 milioni di euro. Di fatto, la startup, analizza l’attività degli utenti sugli smartphone e con le informazioni ricavate ottimizza la pubblicità delle società clienti su questi device.