1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
tech

Il robot che cucina e impiatta i bratwurst

Il robot cuoco è riuscito a cucinare e impiattare da solo circa 200 bratwurst. Le parti utilizzate per realizzarlo sono comunemente disponibili sul mercato, scelta volta a dimostrare che costruire nuovi robot è, di fatto, estremamente facile

BERLINO - Cosa pensereste se a cucinarvi il piatto al ristorante ci fosse un robot, che in più ve lo impiatta e ve lo serve? A Berlino succede davvero. Certo, non stiamo sicuramente parlando di alta cucina quando ci riferiamo ai bratwurst, alimento perno della tradizione tedesca, ma resta un piatto che fa venire l’acquolina in bocca un po’ a tutti.

Costruito con tecnologie già sul mercato
Il cuoco cibernetico, chiamato  BratWurst Bot e costruito dal Forschungszentrum Informatik (FZI), l’istituto di tecnologia di Karlesruhe, debutta ufficialmente in un ristorante di Berlino a testimoniare che la frontiera delle nuove tecnologie sta impazzando un po’ ovunque e riesce a fare cose che nessuno, fino a qualche anno fa, si sarebbe immaginato. Le parti utilizzate per realizzarlo sono comunemente disponibili sul mercato, scelta fortemente voluta e finalizzata alla dimostrazione del fatto che sia estremamente facile costruire nuovi e pratici robot, senza bisogno di ricorrere a una speciale produzione. Cosa, questa, che ci fa capire quanto stia diventando di massa anche il processo tecnologico.

Come funziona il robot
BratWurst Bot ha dato un saggio delle sue abilità nel corso del 53simo Stallwächterparty, evento annuale che ha avuto luogo per la prima volta nel 1965 e che aggrega politici, celebrità e uomini d’affari. Nel corso dell’evento il robot ha infatti cucinato e impiattato da solo circa 200 bratwurst. Un record degno da Guinness dei primati. Il meccanismo del robot, di fatto, è molto semplice e si basa sul braccio di Universal Robots UR-10, dotato di una pinza parallela standard Schunk PG-70 e di pinze da griglia. Per gestire le ordinazioni, BratWurst Bot usa un tablet con un interfaccia ROS-based. Il cliente deve unicamente inserire il proprio nome per essere inserito nella lista che tiene conto dei tempi di preparazione. Un altro tablet, invece, con cappello da cuoco e baffi, chiacchiera con i clienti che aspettano regalando battute come «caldo e unto!» e «wurstel delizioso!». Le procedure sono monitorate da due telecamere RGB e un algoritmo di segmentazione con sottrazione del fondo. Questo permette al robot di visualizzare i bratwurst sul vassoio o sul grill e di monitorare il loro colore al fine di girarli al momento giusto. In questo modo è sicuro che i piatti siano serviti alla giusta cottura e temperatura. Voi vi fidereste?