19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
per i millenials

Social lending, come chiedere prestiti con un clic

La startup fornisce prestiti di social lending con un clic. L'obiettivo è quello di diventare la piattaforma leader del settore. Il target principale è costituito dai Millenials

Social lending
Social lending Foto: Shutterstock

LETTONIA - Nell’era del social lending creare una startup che si occupa di prestiti tra privati (i cosiddetti peer-to-peer), può risultare molto vantaggioso. Un po’ come è successo a Creamfinance, la startup lettone che in soli 4 anni è arrivata a superare gli 11 milioni di euro di ricavi. Cifre da capogiro ottenute anche grazie ai Big Data che hanno permesso al team di trovare il giusto target al quale rivolgersi, i Millenials.

La startup dei prestiti peer-to-peer
Vision? Garantire prestiti con un clic. Come? Attraverso un algoritmo che permetta in brevissimo tempo di capire se l’utente che richiede un prestito è affidabile o meno. Del resto siamo nell’era del «tutto e subito» e il team di Creamfinance, capitanato dal 30enne Matiss Ansviesulis, lo sa bene. E voilà, ecco che la startup travolge completamente il mercato del social lending, con una crescita in 3 anni del 4,542%, 190 dipendenti in 9 mercati del mondo tra cui Polonia, Lettonia, Slovacchia e Georgia. La vera forza di Creamfinance sta nell’utilizzo intelligente dei Big Data, nell’attenta analisi dei soli dati utili, eliminando tutti quelli che non servono affatto per lo sviluppo del business della startup. Questo approccio «smart» ai dati ha permesso al team di trovare il suo target perfetto, quello dei Millenials, nati nell’era digitale, attenti alle tecnologie e sempre più affamati. «Hanno tra i 20 e i 40 anni - dice Matiss -. Chiedono 200 euro in media da restituire in 28 giorni. Fino a oggi ne abbiamo prestato soldi a più di 200 mila persone».

Il mercato del lending
L’obiettivo è quello di diventare la piattaforma leader nel settore del social lending, il primo servizio che presta soldi agli utenti con un semplice clic. Un mercato che per quanto agli albori in Italia, nel resto del mondo sta subendo una forte crescita. La Peer to Peer Funding Association (P2PFA), associazione che raggruppa le piattaforme di lending peer-to-peer in UK, ha pubblicato recentemente i dati trimestrali sull’industria di Lending P2P. Le piattaforme UK hanno generato 715 milioni di sterline nel 1° trimestre del 2016 con una crescita trimestre su trimestre che continua la sua marcia verso l’alto. Nello stesso trimestre del 2015, infatti, le piattaforme avevano erogato nuovi prestiti per 660 milioni di sterline. La P2PFA ha dichiarato che tali risultati confermano ulteriormente il trend dei prestiti peer to peer che, infatti, sono aumentati in modo significativo proseguendo la tendenza degli anni passati: dal 2010 le piattaforme che aderiscono a P2PFA hanno prestato 5,1 miliardi cumulati di sterline. E qui stiamo prendendo in considerazione solo i dari britannici.