18 agosto 2025
Aggiornato 11:30
disabilità uditiva

I guanti parlano e traducono la lingua dei segni

I guanti sono in grado di recepire i segni della mano e comunicarli a un computer che li converte in linguaggio sonoro

WASHINGTON - Le persone che hanno disabilità uditive potranno farsi capire meglio da chi li circonda. Una speranza, la luce in fondo al tunnel accesa da due studenti dell’Università di Washington i quali hanno inventato dei guanti davvero innovativi e in grado di tradurre in audio o testo il linguaggio dei segni, i SignAloud.

I guanti traducono il linguaggio dei segni
Loro sono Navid Azodi e Thomas Pryor, del secondo anno, e studiano rispettivamente economia aziendale-aerospaziale e ingegneria astronautica, e per questo dispositivo hanno vinto il Lemelson-MIT Student Prize di 10mila dollari. Un’innovazione che si appresta a cambiare il mondo della comunicazione di chi ha disabilità uditive e non riesce a comunicare agevolmente con gli altri. L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che sono circa 360 milioni le persone che hanno una qualche forma di disabilità uditiva e molte di queste usano il linguaggio dei segni per comunicare. I guanti sono dotati di speciali sensori che registrano i movimenti della mano della persona con disabilita uditiva. Questi movimenti vengono inviati tramite Bluetooth a un computer contenente una database. Attraverso l’algoritmo vengono incrociati i dati del database e i movimenti e il computer è in grado di riprodurre in forma scritta o audio il messaggio. Il prototipo è stato affinato e reso anche ergonomico nel laboratorio CoMotion MakerSpace dell’Università di Washington.

Sono pratici e leggeri
A differenza di altri dispositivi già esistenti (alcuni sensori coprono addirittura tutto il corpo della persona - questi guanti sono leggeri e facili da utilizzare. Si adattano agli arti e diventano parte dell’uso quotidiano come possono essere gli apparecchi acustici o le lenti a contatto. Al momento i guanti traducono unicamente il linguaggio dei segni americano, ma non è da escludersi che possano tradurlo anche ad altre lingue.