Facebook, un'app per fotocamera per sfidare Snapchat
L'app avrebbe funzioni molto simili a Snapchat e permetterebbe una condivisione di foto e video più diretta sul social network

LONDRA - Un’app completamente autonoma, staccata da Facebook, ma ad esso collegata, per scattare foto e registrare video e condividerli con più facilità sul social network. Un po’ come Messanger, diventata ormai una piattaforma a se stante e in continua evoluzione.
Un’app per scattare foto e video
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, un team del gruppo di Facebook a Londra, starebbe sviluppando il prototipo di un’applicazione molto simile a Snapchat, l’app che permette di scambiarsi foto e video che scompaiono successivamente. L’app progettata dai collaboratori di Mark Zuckerberg dovrebbe aprire, così, direttamente la fotocamera per invogliare gli utenti a condividere i propri contenuti, data la sempre più scarsa attitudine del popolo di Facebook di mettere a mercé del mondo la propria vita privata.
Un’app simile a Snapchat
Il prototipo prederebbe poi una serie di funzioni dedicate alle dirette video, settore che sta subendo un’impennata esponenziale: lo streaming su Facebook, infatti, permette al video di essere visto dagli utenti 3 volte in più rispetto a una normale registrazione postata in upload.
Più condivisioni personali
Secondo le fonti vicine al Wall Street Journal il progetto sarebbe nelle sue fasi pressoché iniziali e, come spesso accade quando si parla di indiscrezioni, potrebbe anche non vedere la luce. Non è comunque la prima volta che Mark Zuckerberg lavora a un’app che incoraggia gli utenti a condividere foto e video. Nel 2014, infatti, il social network aveva lanciato la sua app di messaggistica Slingshot, molto simile a Snapchat, soprattutto per il fatto che che le foto si cancellavano automaticamente una volta trascorse le 24 ore. Per la modifica e la condivisione degli scatti, inoltre, aveva lanciato Camera. Entrambi i progetti hanno avuto vita molto breve e sono stati presto abbandonati. Motivo che spinge gli esperti a pensare che anche questo prototipo possa avere la stessa sorte. In ogni caso l’attenzione di Mark resta focalizzata sui contenuti strettamente personali come la possibilità data agli utenti di ripubblicare collage delle foto più significative scattate in precedenza. E’ chiaro che Facebook sta cercando di fermare l’emorragia causata dal flusso di utenti sempre più su altri liti e applicazioni decisamente più riservate.
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