Anatomia di un imprenditore
Come ha gli occhi un imprenditore? E la gambe? E lo stomaco? Ecco un'icona a cui somigliare se si vuole conquistare il mondo

ROMA - Com’è l’anatomia di un vero imprenditore? Fare impresa, specie se si è molto giovani, non è il cosiddetto «gioco da ragazzi». Ci vuole impegno, perseveranza, capacità di cambiare le proprie idee quando ci si accorge che non funzionano, addio venerdì e santo sera, occhi sempre puntati sul computer. Insomma, per fare l’imprenditore al giorno d’oggi ci vuole un fisico bestiale.
L’anatomia dell’imprenditore
Nell’infografica realizzata da 10.000 Startups, una rappresentazione goliardica, ma altrettanto esemplificativa dell’anatomia di un perfetto imprenditore: una sorta di superuomo a cui ispirarsi nel caso voleste conquistare il mondo, che poi è più o meno il filo conduttore di tutti gli startupper. Il cervello dev’essere un pozzo d’idee, gli occhi debbono saper trovare gli investitori e le opportunità, anche se nascoste, orecchie per ascoltare i feedback dei clienti (anche quelli negativi) e un cuore pieno di passione. I veri imprenditori si fidano del loro istinto, hanno gambe che procedono anche nei momenti difficili e piedi in grado di rimanere ben saldi a terra, anche se si sogna in grande.
Cos’è la NASCO
L’infografica è stata realizzata da 10.000 Startups, un’iniziativa di NASSCOM, che ha l’obiettivo di incubare, fondare e supportare 10mila startup hi-tech in India nei prossimi 10 anni. NASCO è la principale organizzazione dei commercianti in India, con 1400 membri del settore IT.
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