26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
trasporta pesi fino a 60 chili

Nuovo robot bipede di Google, cammina su tutti i suoli

Google presenta il primo robot bipede in grado di camminare su qualsiasi suolo. Sarà l'alba di una nuova tecnologia in grado di contrastare gli attentati?

NEW YORK - E' in grado di camminare su qualsiasi suolo e trasportare pesi fino a 60 chili. E' il nuovo robot bipede di Google, vincitore dell'ultimo Darpa robotics challenge, una vera e propria rivoluzione di cui si sa ancora poco, ma che potrebbe cambiare ulteriormente la robotica stessa e i suoi ambiti di applicazione.

Il robot bipede di Google
Il robot bipede di Google non ha ancora un nome, ma è stato progettato e costruito per essere diverso da tutti gli altri robot. In primo luogo può camminare su qualsiasi tipo di suolo. Una vera e propria rivoluzione dato che uno dei limiti più importanti dei robot visti fino a oggi era proprio l'equilibrio su determinati suoli molli. Il robot di Google, invece, è in grado di muoversi anche sulla sabbia o su un soffice suolo innevato, oltre al pavimento e alle rampe di scale. E' in grado di evitare gli ostacoli che si presentano sulla sua traiettoria e può sorreggere fino a 60 chili di peso.

Contrasterà l'avanzata dell'ISIS?
Il robot di Google ha vinto l'ultimo Darpa robotics challenge, dove i robot si sfidano per raggiungere degli obiettivi prefiissati. Lo stesso corso è organizzato direttamente dall'ente di difesa americano e questo lascia presupporre che il nuovo robot bipede possa essere sfruttato anche per scopi militari in terreni ostili come quelli orientali dove è necessario utilizzare delle macchine avanzate. Che possa essere il preludio di una nuova tecnologia da utilizzare per contrastare gli attentati terroristici dell'ISIS?

Il primo robot flessibile è italiano
Insomma, è chiaro che la robotica - ed è proprio il caso di dirlo - sta facendo passi da gigante. Un sviluppo sempre più avanzato delle nuove tecnologie che portato anche l'Italia a raggiungere un vero e proprio primato nella progettazione e costruzione del primo robot flessibile, in grado di costruire da solo la sua traiettoria senza supporti esterni.  Le due strutture intrecciate di cui è composto gli permettono, infatti, di allungarsi e curvarsi evitando con precisione ogni ostacolo: i due strumenti avanzano l'uno sull'altro supportandosi a vicenda. Dove passa il primo poi passa il secondo e in questo modo il robot costruisce la sua personale traiettoria, in modo completamente autonomo. Ciò è possibile poichè ciascuna delle due parti può diventare temporaneamente rigida, facendo da guida all'altra: quella che avanza in avanscoperta deve essere flessibile, mentre quella che resta indietro si irrigidisce per fare da supporto alla prima.