24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
l'app che ti mette a dieta

DocFaber, il nutrizionista in tasca a portata di clic

DocFaber crea il tuo menù personalizzato sulla base di alcuni parametri indicati dall'utente stesso. Dimenticati le calorie e lo stress da dieta. Perdere peso è molto più semplice

BOLOGNA - Quante volte ci è capitato di salire sopra la bilancia e scoprire che non siamo riusciti a raggiungere quel peso che tanto desideravamo? Mettersi a dieta è un atto di costante fedeltà: ci vuole caparbietà e convinzione. E in molti casi una dieta fallisce soprattutto perché non abbiamo qualcuno che ci segue nel modo giusto: fare tutto da soli, in alcuni casi, diventa deleterio e frustrante. Ma se riuscissimo ad avere il nostro dietologo sempre a portata di mano? Anzi, a portata di clic? E’ quello che ha pensato di fare Fabrizio Malipiero, nutrizionista bolognese che ha portato, nella pratica, il suo ambulatorio sugli smartphone con docFaber.

Il nutrizionista in tasca
«L’idea è nata in un primo momento per dare l’opportunità ai miei clienti di essere seguiti anche fuori dallo studio - mi racconta Fabrizio - e per estendere il servizio a chi non poteva recarsi in ambulatorio. Una sorta di nutrizionista in formato pochet che ognuno potesse sfruttare quando ne aveva bisogno, senza tuttavia sostituirlo all’aiuto di un esperto. E questo lo dico perché docFaber deve essere considerato uno strumento integrativo e non sostitutivo di uno specialista». Per questo motivo Fabrizio ha creato anche un servizio di consulenza via Skype, in modo tale che l’utente possa essere accompagnato a 360° nel raggiungimento del peso-benessere.

Come funziona docFaber
In concreto l’utente si iscrive alla piattaforma o all’app indicando alcuni dati come l’altezza, il sesso e il peso. L’app calcola quindi l’indice di massa corporea e il gap che intercorre con un peso-benessere. A seconda della distanza il software indica un percorso di menù settimanali per il raggiungimento del proprio obiettivo. «Ci sono quattro tipi di menù personalizzati in base ai gusti dell’utente e alla combinazione degli alimenti, da quello più depurativo a quello più di ‘equilibrio’ - continua Fabrizio -. I canoni sono sempre quelli della dieta mediterranea e l’app ha lo scopo di ricordare quali sono i comportamenti alimentari corretti da adottare durante tutto il percorso di dieta».

Non è un conta calorie
DocFaber non è un conta calorie e su questo Fabrizio vuole essere chiaro, come se dovessimo dimenticarci del concetto che più ci attanaglia. Per quanto le calorie possano essere quantitativamente simili, mangiare un alimento piuttosto che un altro fa la differenza. Centocinquanta calorie di biscotti ci fanno ingrassare sicuramente molto di più che 150 calorie di noci. Detto questo docFaber può essere considerata un’app per l’educazione alimentare. «Il segreto è mangiare alimenti di qualità - afferma Fabrizio - e combinarli nel modo giusto prediligendo quelli a chilometro zero».

Il futuro di docFaber
I passi futuri di docFaber tendono all’internazionalizzazione del servizio per portare la dieta mediterranea anche all’estero e per educare gli altri Paesi a un’alimentazione più sana, ma non solo. «In un anno abbiamo raggiunto più di 3600 iscritti cosa che ci fa molto piacere - conclude Fabrizio -. Nel futuro desideriamo rivolgerci anche alle aziende che potrebbero utilizzare l’app anche per i propri clienti. Già in altri paesi ci sono palestre e nutrizionisti nei luoghi di lavoro. Inoltre con qualche aggiornamento il software potrebbe essere usato ad ampio raggio anche da altri nutrizionisti e medici per la cura accessoria dei loro pazienti». Insomma, con l’aiuto degli sviluppatori Andrea Pari e Michele Pari, docFaber potrebbe diventare uno strumento a portata globale. Ha già convinto il programma di accelerazione You Can Group e potrebbe farlo con molti altri. Da provare, no?