11 dicembre 2024
Aggiornato 17:00
Internet | Social network

L'app per sapere chi ti ha tolto l'amicizia non è piaciuta a Facebook

Da prima App dell'App Store all'eliminazione, tutto nel giro di pochi giorni. E' la parabola che ha conosciuto l'applicazione «Who Deleted Me», sviluppata dall'inglese Anthony Kuske che l'ha dovuta rimuovere dopo le richieste da parte del gruppo guidato da Mark Zuckerberg. E' la seconda volta che lo deve fare.

LONDRA – Da prima App dell'App Store all'eliminazione, tutto nel giro di pochi giorni. E' la parabola che ha conosciuto l'applicazione «Who Deleted Me», sviluppata dall'inglese Anthony Kuske, una delle molte estensioni che permetteva agli utenti Facebook di conoscere in tempo reale chi li aveva tolti dalla lista degli «amici».

FACEBOOK NON LA VUOLE - Kuske ha dovuto ritirare la sua app a causa delle pressioni ricevute dal social network, come ha spiegato sul suo blog il 12 luglio scorso: «Sfortunatamente, dopo la richiesta di Facebook, Who deleted me non è più disponibile su nessuna piattaforma. Se avete installato l'applicazione o la sua estensione browser non sarà più funzionante. Who deleted me voleva solo essere uno strumento utile a migliorare l’esperienza degli utenti di Facebook, ma Facebook non la pensa allo stesso modo». Il programmatore ha scritto che non si sarebbe mai aspettato che la sua app diventasse tanto famosa da essere menzionata sulla stampa di tutto il mondo e da piazzarsi al primo posto nell'App Store. Nel ringraziare i milioni di utenti che hanno scaricato l'app Kuske li ha invitati a rimanere aggiornati sui suoi progetti futuri, che ha assicurato non riguarderanno mai più Facebook, seguendolo su Twitter o scrivendogli una mail.

CANCELLATA PER LA SECONDA VOLTA - Who deleted me era stata sviluppata e lanciata nel 2009 con il consenso di Facebook, ma dopo qualche tempo era stata disattivata dal social network perché «non rispettava i limiti voluti» da Facebook, aveva spiegato Kuske a Mashable.com. Nella stessa intervista il programmatore si era detto sicuro che questa volta l'app avrebbe potuto continuare a operare in quanto «ora raccoglie la lista degli amici dalla pagina dell'utenti, invece che andarla a recuperare sull'Api (la piattaforma di programmazione del social network, ndr)». A quanto pare al social network non è bastato.