11 febbraio 2025
Aggiornato 16:30
Tecnologia spaziale al servizio della società

Un aiuto dallo spazio per fronteggiare l'emergenza maltempo

La Protezione civile ha chiesto la disponibilità all'Agenzia Spaziale Italiana a intervenire con il Sistema Cosmo-SkyMed, attivando l'acquisizione dei dati satellitari prima per 4 giorni e poi estendendola per ulteriori 4 giorni, principalmente sul Nord Italia, ma coinvolgendo anche diverse aree della penisola colpite dall'emergenza alluvionionale.

ROMA - Un aiuto dallo spazio per fronteggiare l'emergenza maltempo. La Protezione civile ha chiesto la disponibilità all'Agenzia Spaziale Italiana a intervenire con il Sistema Cosmo-SkyMed, attivando l'acquisizione dei dati satellitari prima per 4 giorni e poi estendendola per ulteriori 4 giorni, principalmente sul Nord Italia, ma coinvolgendo anche diverse aree della penisola (Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia) colpite dall'emergenza alluvionale.

L'Asi ha immediatamente posto il Sistema Cosmo-SkyMed in modalità operativa «crisis», che prevede una pianificazione di missione ogni 12 ore, invece di 24 ore come nella modalità nominale «routine». Questo - spiega l'Asi - permette una maggiore flessibilità nel prendere in carico le richieste utente e definire ed implementare un nuovo piano di missione seguendo l'evolversi della situazione. Contemporaneamente, l'Agenzia ha predisposto l'invio delle richieste in modalità «high priority» per garantire la massima priorità possibile all'acquisizione di quanto necessario al Dipartimento di Protezione Civile.

Non è la prima volta che l'Agenzia Spaziale Italiana si trova a collaborare con la Protezione civile per sfruttare al meglio le capacità di Cosmo-SkyMed, chiamato a tenere d'occhio le alluvioni piuttosto che l'Etna o le aree colpite da un sisma o da un ciclone.

BENEFICI AI CITTADINI - Cosmo-SkyMed è un esempio concreto di come gli investimenti fatti in un settore, solo apparentemente lontano come quello spaziale, portino benefici concreti ai cittadini. Un programma duale che è un vero fiore all'occhiello della tecnologia e che pure ogni anno fatica a essere rifinanziato, nonostante i benefici economici - in termini di risparmi - derivanti dalla possibilità di prevenire le catastrofi siano stimabili in qualche miliardo.

Di recente il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston ha detto di aver chiesto al governo 228 milioni di euro per 4 anni per poter continuare a investire in programmi di lunga durata come i lanciatori, la Stazione Spaziale Internazionale, il completamento - appunto - di Cosmo-SkyMed. Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Gianni ha dichiarato in più occasioni che «lo spazio è una delle priorità del semestre italiano di presidenza UE». Un'occasione da non perdere per il nostro Paese anche in vista della ministeriale dell'Esa, il 2 dicembre a Lussemburgo, che traccerà l'orizzonte spaziale dei prossimi anni.