Facebook, nuove regole per la privacy
In pratica il social network nel nuovo accordo che fa firmare ai suoi utenti dice di avere il diritto di usare le informazioni dei profili e le immagini dei suoi iscritti per fare campagne pubblicitarie agli amici senza dare alcun compenso agli interessati
NEW YORK - Facebook si sta preparando a una nuova battaglia per la gestione dei dati personali con le sei principali organizzazioni americane che difendono la privacy. I legali delle associazioni hanno infatti inviato una lettera alla Federal Trade Commission (Ftc), l'ente governativo per la protezione dei consumatori, e ai politici degli Stati Uniti sostenendo che i recenti cambiamenti fatti dal colosso di Menlo Park, California, violano i termini di un accordo del 2012 siglato da Facebook con la stessa Ftc.
USABILITÀ DEI DATI - In pratica il social network nel nuovo accordo che fa firmare ai suoi utenti dice di avere il diritto di usare le informazioni dei profili e le immagini dei suoi iscritti per fare campagne pubblicitarie agli amici senza dare alcun compenso agli interessati. Secondo le associazioni invece l'accordo stipulato con Ftc un anno fa prevede che Facebook non possa condividere informazioni dei suoi utenti senza chiedere ogni volta il permesso in modo esplicito e senza pagare per l'uso dei dati. Cosa che nelle nuove regole, che entreranno in vigore nei prossimi giorni, non viene fatto.
Le associazioni hanno espresso indignazione anche per un cambiamento apportato alle politiche sulla privacy per i minori di 18 anni. Dando il loro consenso alle nuove regole, infatti, i giovani user dichiarano che anche i loro genitori sono concordi con quanto firmato. «Questa procedura viola le regole dell'Ftc che riconosce i minorenni come un gruppo sociale sensibile che necessita di maggiori protezioni».
I BUG DI FACEBOOK - Ha già fatto il giro del web la notizia del ventunenne ingegnere indiano che, dopo aver segnalato nei giorni scorsi una falla presente all’interno del più famoso tra i social network, si è visto recapitare un assegno per un importo pari a 12.500 $ firmato dall’azienda di Mark Zuckerberg. Il «baco» avrebbe riguardato un errore di sistema attraverso il quale sarebbe stato possibile cancellare le immagini presenti all’interno dei profili senza alcun consenso da parte degli utenti.
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