La pentola che ricarica la batteria dello smartphone
Basta un fuoco acceso e un po' d'acqua che bolle. Il calore in eccesso generato dall'aumento di temperatura oltre il punto di ebollizione dell'acqua in cui cuoce il cibo viene convertito in elettricità da un modulo termoelettrico integrato nel tegame
ROMA - Ci sono posti - larga parte dell'Africa, per esempio - dove possedere un cellulare pone un problema: dove trovare una presa elettrica per ricaricare la batteria? Un soluzione piuttosto originale è quella prospettata da un anonimo inventore in cerca di finanziamenti: l'energia può venire? dalla pentola su cui sta cuocendo il cibo. Il singolare tegame si chiama PowerPot. Il principio di funzionamento è semplice: il calore in eccesso generato dall'aumento di temperatura oltre il punto di ebollizione dell'acqua in cui cuoce il cibo viene convertito in elettricità da un modulo termoelettrico integrato nel tegame. La corrente così generata diviene fruibile dai dispositivi attraverso un'apposita uscita Usb con cavetto tradizionale. Sono previsto tre modelli in grado di produrre 5, 10 o 155 Watt di potenza.
Tutti i modelli sono in grado di ricaricare due o più smartphone, lettori Mp3 o luci Led, mentre i più avanzati permettono di ricaricare anche dispositivi come tablet. Cavi e connettori sono tutti in materiali adatti a resistere alle alte temperature, e l'elettronica integrata permette di ottenere energia anche dopo pochi secondi che PowerPot è posto sul fuoco. L'ideatore pensa ad applicazioni non soltanto in villaggi sperduti nella giungla, ma anche in campeggi, durante escursioni, in situazioni d'emergenza e così via.
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