19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Clonazione

Il ritorno del mammut clonato

Scienziati giapponesi ci provano. Al via il progetto che forse spiegherà le cause della sua estinzione

TOKYO - Alcuni scienziati giapponesi vogliono far rinascere il mammut per clonazione, migliaia di anni dopo la scomparsa del simpatico pachiderma.
Secondo il giornale nipponico Yomiuri Shimbun, alcuni ricercatori intendono lavorare sui resti di un mammut ritrovato congelato e conservati in un laboratorio russo. «I preparativi sono terminati» e l'equipe comincerà le operazioni, ha aggiunto il giornale Akira Iritani, a capo della squadra di scienziati e professore all'Università di Kyoto. L'idea è di introdurre delle nuove cellule del mammut, morto da un migliaio di anni, nelle cellule provenienti da un elefante vivente, nel tentativo di creare un embrione contenente il dna del celebre antenato estinto. L'embrione sarà successivamente impiantato nell'utero di un elefante femmina nella speranza che nasca un piccolo di mammut, ha precisato Yomiuri.

Gli scienziati di Iritani si ispirano ai lavori di un altro scienziato giapponese, Teruhiko Wakayama, che era riuscito a creare dei cloni di topi morti e congelati da 16 anni. «Se riusciamo a creare l'embrione di un clone, dovremo poi discutere prima di impiantarlo nell'utero, del modo in cui potremo nutrirlo e della possibilità di mostrarlo al pubblico», ha aggiunto il responsabile, secondo il quale questo esperimento, se arriverà a buon fine, permetterà di scoprire quali sono le ragioni che hanno portato all'estinzione di questi grossi erbivori migliaia di anni fa.
L'equipe - di cui fanno parte uno specialista russo di mammut e due esperti americani di elefanti - spera di farcela nel giro di cinque-sei anni.