24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
NASA

Lo shuttle Atlantis decolla per l'ultima missione

Missione di 12 giorni con 6 astronauti a bordo. In futuro gli astronauti americani useranno vettori russi

NEW YORK - Lo Shuttle Atlantis è decollato dalla base della Nasa di Cape Canaveral, in Florida, per l'ultima missione nello spazio. Nelle prime fasi del lancio, il trentaduesimo per l'Atlantis, tutto è andato come da copione, Il programma spaziale della navicella non continuerà in futuro: il presidente americano Barack Obama, tracciando le linee guida per la Nasa. Gli astronauti americani utilizzeranno i vettori russi per continuare le missioni spaziali e per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale che resterà operativa almeno fino al 2020.

Atlantis si aggancerà alla Stazione Spaziale Internazionale e il suo compito principale è quello di trasportare un mini-modulo russo (MRM-1, battezzato Rassvet) che sarà unito dagli astronauti al modulo Zarya della stazione. Servirà a due scopi: il primo è mettere a disposizione un nuovo boccaporto d’attracco per le navicelle abitate Soyuz o quelle da rifornimento automatico Progress; il secondo è quello di disporre di un vano aggiunto che pur nelle sue ristrette dimensioni (è lungo sei metri e largo 2,35) consente di essere utilizzato anche per attività di ricerca. Sulla casa orbitale si trasporteranno, inoltre, altri apparati e rifornimenti tra cui parti di un braccio robotizzato dell’Esa europea. Questo è il terz'ultimo volo dello shuttle della Nasa e quindi le missioni servono per portare lassù soprattutto materiali di riserva utili alle future attività. Altri due voli saranno compiuti: in settembre con Discovery e in novembre con Endeavour. Ma per Atlantis è l’ultimo balzo nello spazio. E per noi ha un valore aggiunto perché su di esso ha volato il primo astronauta italiano, Franco Malerba, nel 1992, accompagnando il satellite a filo TSS.