29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Negli Stati Uniti ne soffre circa il 6% della popolazione

I disordini affettivi stagionali hanno un’origine genetica

Quando, tra l’autunno e l’inverno, le giornate diventano sempre più corte, alcune persone non riescono più ad alzarsi dal letto. Gli effetti sono devastanti

Negli Stati Uniti ne soffre circa il 6% della popolazione. Quando, tra l’autunno e l’inverno, le giornate diventano sempre più corte, alcune persone non riescono più ad alzarsi dal letto. Gli effetti sono devastanti. Oggi l’origine di quelli che sono definiti disordini affettivi stagionali (SAD è l’acronimo inglese) è stata individuata come genetica.

La scoperta si deve a un gruppo di ricercatori dell’Università della Virginia (Usa), coordinati da Ignacio Provencio. Sarebbe la melanopsina, una proteina responsabile della fotopigmentazione presente negli occhi, a giocare un ruolo importante nell’insorgenza di questi disturbi invernali. «Crediamo – afferma Provencio – che una mutazione nel gene che produce melanopsina possa accrescere il bisogno di luce per le normali funzioni».

La melanopsina è una proteina prodotta da cellule della retina, sensibile ai cambiamenti della luce, capace di portare informazioni al cervello sul ritmo giorno/notte. Sono in corso studi anche per verificare il suo ruolo nel mantenere il ritmo circadiano e per un suo eventuale utilizzo nella terapia dell'insonnia.