19 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Parla Sergej Aksenov, dal III Forum Internazionale di Yalta

Russia-Usa, leader della Crimea: sanzioni? Da Trump non mi aspetto nulla

Parla Sergej Aksenov, a capo della Repubblica di Crimea da quando la penisola è stata annessa alla Russia, intervistato al III Forum Internazionale di Yalta

YALTA - Parla Sergej Aksenov, a capo della Repubblica di Crimea da quando la penisola è stata annessa alla Russia, intervistato al III Forum Internazionale di Yalta. «La situazione per la Crimea nell'arena internazionale sta cambiando in meglio. Come si dice, "Gutta cavat lapidem", ossia la goccia scava la pietra - ha spiegato ad Askanews - i politici, i businessman e i giornalisti italiani vengono al Forum economico internazionale di Yalta già da tre anni e questo è già un risultato. Con molti abbiamo stretto amicizie personali. Lo scorso anno dopo il forum, alcuni di loro sono intervenuti nei vostri consigli regionali, con parole accorate, chiedendo di togliere le sanzioni. Questi viaggi dimostrano che il processo di business avanza e si muove. Inoltre, l'Italia è un Paese amico per la Russia. Questo è fuori di dubbio. E anche a sentire gli interventi di oggi degli italiani, si capisce che la situazione sta cambiando in meglio. Le opinioni si stanno formando, anche grazie ai giornalisti. La Crimea è stata restituita alla sua patria, senza violenze. E ora con Donald Trump? Per ora, non mi aspetto niente. Lo sapete come fanno i politici, no? Prima delle elezioni dicono una cosa, dopo le elezioni ne fanno un'altra. Ma comunque la politica estera è una prerogativa non mia, ma del ministero degli Esteri della Federazione russa, e del nostro presidente, Vladimir Putin».