28 marzo 2024
Aggiornato 12:00

In Guyana francese continua la protesta contro lo spazioporto

I 500 incappucciati chiedono stanziamenti contro la criminalità

Kourou - Continua a Kourou, in Guyana francese, la mobilitazioni degli abitanti contro lo spazioporto europeo. Le autorità della Caienna sono accusate di spendere troppi soldi per il sito spaziale, dal quale partono i razzi dell'Esa Ariane, Vega e Sojuz per mettere in orbita satelliti europei e di altri Paesi, mentre la popolazione locale viene lasciata ai margini, in gravi condizioni di indigenza, vittima di continue violenze e malaffare.

A guidare la protesta, un gruppo di'i ncappucciati chiamato "I 500 fratelli contro la criminalità" che, dopo l'occupazione pacifica dello spazioporto, ha minacciato di inasprire lo scontro se non verranno ascoltate le proprie richieste.

"Mettere i cappucci serve a mostrare il riflesso della violenza ma anche dell'inerzia dello Stato che ci respinge - ha spiegato un loro portavoce - effettivamente fa paura ma noi siamo non-violenti a differenza dei ladri, degli assassini e dello stesso Stato che ci fa morire di fame e che maltratta la Guyana".

"Noi andiamo nei negozi per spiegare ai commercianti che dobbiamo restare compatti - ha continuato il giovane - spieghiamo loro che noi non costringiamo nessuno con la forza ma vogliamo solo che loro ci siano vicini perché lottiamo anche per loro".

La Guyana, enclave francese in Centro America, è considerata la regione con il più alto numero di morti del territorio francese, con 42 omicidi nel solo 2016 e la popolazione è spesso vittima di rapine e soprusi da parte della malavita locale, ormai senza controllo.

Questo dipende anche dall'estrema povertà. Basti pensare che mentre nel centro spaziale si concentra il più alto livello di tecnologia messo in campo dall'industria aerospaziale europea, guidata principalmente da Francia, Germania e Italia, a pochi metri dai confini dello spazioporto, nei sobborghi di Kourou, ci sono interi quartieri che non hanno nemmeno l'energia elettrica.

Questo ha ormai esasperato gli animi dei cittadini che chiedono al governo della Caienna e alla Francia, stanziamenti cospicui per mettere fine a tutto quanto.