27 settembre 2023
Aggiornato 00:30
Stoltenberg: con Trump per riconfermare l'unità transatlantica

Nato, Mattis: pilastro fondamentale. Stoltenberg: aumentare la spesa della Difesa

Il responsabile della Difesa Usa James Mattis ha confermato l'impegno Usa nella Nato, mentre il segretario generale dell'Alleanza ha ribadito la necessità di aumentare le spese della Difesa

BRUXELLES - Il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles prima della riunione dei 28 ministri della Difesa della Nato dei prossimi due giorni, ha riaffermato il suo ottimismo in occasione della prima visita di James Mattis, responsabile della Difesa statunitense nella nuova amministrazione Trump, dichiarandosi certo che l'incontro permetterà di riconfermare l'unità transatlantica.

Unità transatlantica
«Sono assolutamente certo che il messaggio che uscirà da questa riunione sarà centrato sull'unità transatlantica e sull'importanza di fare fronte comune proteggendoci l'uno con l'altro, sullo sfondo di un fortissimo impegno da parte degli Stati Uniti», ha detto Stoltenberg.

La conferma di Mattis
Puntuale è arrivata anche la conferma da parte di Mattis che ha definito la Nato un pilastro fondamentale della strategia statunitense. «L'alleanza atlantica resta un pilastro fondamentale per gli Stati Uniti e per tutta la comunità transatlantica, legati come siamo gli uni agli altri» ha scandito il responsabile del Pentagono.

Aumentare le spese della Difesa
Ma, al di là delle dichiarazioni di circostanza, la massima priorità per la Nato resta quella di aumentare la spesa della Difesa, come richiesto dal neo presidente degli Stati Uniti. A dispetto delle frasi forti, la cosa più importante è che stiamo incrementando la spesa della Difesa ha sottolineato Stoltenberg quando gli è stata chiesta una risposta alle richieste statunitensi di fare di più per condividere i costi dell'alleanza con Washington. Stoltenberg ha poi ribadito che tutti i ventotto alleati hanno accettato l'impegno e lo hanno ribadito lo scorso anno nel corso di un vertice a Varsavia, dato che si tratta della principale priorità. Chi ora spende meno del 2% deve rientrare nel parametro, ha aggiunto il segretario generale dell'Alleanza atlantica.