19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Terrorismo islamico

Parla un sopravvissuto italiano all'attentato di Istanbul

I testimoni oculari della tragedia avvenuta all'interno del locale Reina raccontano gli attimi di terrore vissuti quando l'attentatore armato ha cominciato a sparare. Fra loro tanti turisti, compresi alcuni italiani.

ISTANBUL - Decine di giovani sono scampati per un soffio alla morte nella strage di Capodanno ad Istanbul. I testimoni oculari della tragedia avvenuta all'interno del locale Reina raccontano gli attimi di terrore vissuti quando l'attentatore armato ha cominciato a sparare. Fra loro tanti turisti, compresi alcuni italiani.

"Siamo finiti in una notte d'orrore"
"Eravamo all'esterno, aspettavamo di rientrare nella discoteca e all'improvviso la gente è uscita urlando, c'era il caos, è arrivata la polizia, le ambulanze, tutta la gente scappava fuori, è stato orribile». "Siamo partiti per fare festa e siamo finiti in una notte d'orrore». Storie di paura e caos che ricordano molto da vicino quelle raccontate dai sopravvissuti dell'attacco al Bataclan, a Parigi, il 13 novembre del 2015. "Abbiamo sentito due o tre spari, c'è stata una specie di rissa davanti a noi, non ci abbiamo fatto molto caso ma dopo 10 o 15 secondi lui è entrato ha cominciato a sparare e lì che abbiamo pensato che era un attacco, una sparatoria" racconta Yunus Turk, turco. "C'erano persone accanto a me che sono state colpite dai proiettili mentre correvano, sono state ferite o forse uccise, non lo so. Nel panico correvamo e basta non ci guardavamo intorno, ma le persone che stavano correndo con me sono state colpite». Un'esperienza impossibile da dimenticare. "Ripenso a quei momenti, non posso cancellarli dalla mia memoria - dice un altro ragazzo turco, Yusuf Kodat - la gente nel panico, il sangue, il rumore dei colpi di pistola, le esplosioni. Questo è quello che continuo a pensare".