Elezioni Romania, amb. Brasioli: «Qui non ci sono patiti anti-Ue»
Il commento dell'ambasciatore d'Italia in Romania, Diego Brasioli, sottolinea alcuni elementi interessanti delle elezioni politiche che si sono svolte nel paese lo scorso 11 dicembre
BUCAREST - Mentre nel resto d'Europa soffia il vento dei movimenti anti-sistema e dei partiti nazionalisti e anti-europei, in Romania il fenomeno non ha trovato terreno fertile neanche nel corso delle elezioni politiche dello scorso 11 dicembre, vinte dai Socialdemocratici. Un elemento importante anche in prospettiva futura, ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia a Bucarest, Diego Brasioli.
In Romania non ci sono partiti anti-UE
«Questo è un elemento importante, il presidente romeno Klaus Iohannis mi ha detto di essere rimasto soddisfatto del risultato elettorale per due fattori: uno il fatto che si sono svolte regolarmente senza brogli e problemi, elemento positivo per un paese come la Romania dove in passato c'erano stati alcuni problemi. E il secondo fattore, che è quello più importante in prospettiva, l'assenza anche nel dibattito prelettroale di forti elementi anti-Europa e anti-sistema", ha spiegato l'ambasciatore d'Italia a Bucarest, Diego Brasioli.
Il paese è immune da spinte anti-sistema
«Un elemento che rispecchia "un entusiasmo nel disegno europeo che ancora caratterizza l'opinione pubblica e la classe politica romena. La Romania è un paese che è immune da queste spinte. E' evidente che durante la campagna vi è stato qualche candidato che ha cavalcato i toni di un certo nazionalismo, ma sempre declinato al positivo, difendere la Romania, ma non al negativo, contro l'Unione europea come un nemico della Romania, e anzi", ha concluso l'ambasciatore.
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