Sparatoria in un liceo di Liegi: il terrorismo colpisce i giovanissimi, in pieno Ramadan
Sulla sparatoria indaga la procura federale che ha classificato il dossier come 'terrorismo'

LIEGI - L’uomo che ha aperto il fuoco a Liegi, in Belgio, dove sono stati uccisi due poliziotti e un passante, è stato abbattuto dagli agenti del Pab (plotone anti-banditismo) della città. Lo scrive il quotidiano belga Le Soire. Gli studenti dell’istituto Leonie di Waha si trovano ancora sotto la protezione della polizia. Il sindaco di Liegi, Willy Demeyer, si è recato sul posto ed è in stretto contatto con i vertici delle forze della polizia. La situazione è seguita anche dal centro di crisi federale, come ha scritto su Twitter il ministro degli Interni, Jan Jambon.
La dinamica
Secondo le ricostruzioni l’uomo è passato vicino alla scuola quando è stato avvicinato da due poliziotti, presumibilmente per un controllo di routine. Questa persona – bisogna ancora capire come – sarebbe riuscita a disarmare uno dei due agenti e ad aprire il fuoco: due poliziotti sono stati uccisi insieme a un passante. L’uomo ha poi preso in ostaggio una donna, una dipendente dell’istituto, che si trova non lontano dal Cafè des Augustins. Era probabilmente all’ingresso dell’edificio, dove l’uomo non è entrato. L’uomo armato è stato quindi neutralizzato dalla polizia e due agenti sono rimasti feriti durante l’intervento; la donna, invece, ne è uscita incolume.
Radicalizzato, violento e solitario
Sulla sparatoria indaga la procura federale che ha classificato il dossier come 'terrorismo'. Per la tv belga Rtbf, l'autore sarebbe Benjamin Herman, nato nel 1982, un passato da criminale comune entrato e uscito varie volte di prigione. L'ultima ieri, per un congedo. Violento e solitario, non è conosciuto per radicalismo ma la polizia indaga ora se possa essersi radicalizzato in prigione. Stamane l'uomo era armato di un coltello, e quando è stato fermato per un controllo si è impossessato dell'arma di un poliziotto con la quale ha fatto fuoco.
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