19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Russia e crisi ucraina

Putin assicura: non darò mai indietro la Crimea all'Ucraina. E l'Ue proroga (ancora) le sanzioni

Il presidente russo Vladimir Putin, che corre per la sua rielezione, conferma la sua posizione sulla Crimea e la crisi ucraina

MOSCA - In «nessuna circostanza» la Russia darà indietro la Crimea all'Ucraina. Lo ha affermato a chiare lettere il presidente russo Vladimir Putin, in corsa per la riconferma del mandato presidenziale alle elezioni di domenica prossima. «E' diventato matto?», chiede Putin a un giornalista che gli domandava se vi fossero circostanze per cui avrebbe rinunciato alla penisola di Crimea. «Non ci sono queste circostanze e non ci saranno mai», ha detto il capo del Cremlino nel documentario di due ore, diffuso oggi, intitolato «Putin». La Russia ha annesso la Crimea nel 2014 e continua a sostenere le milizie filorusse nell'Est dell'Ucraina, ex Repubblica sovietica, dopo che una sollevazione popolare aveva costretto alle dimissioni l'allora governo filorusso di Kiev. L'annessione della penisola di Crimea ha portato all'adozione da parte dell'Unione europea di sanzioni contro la Russia e alla più grave crisi diplomatica tra Mosca e l'Europa occidentale dopo la Guerra Fredda.  Il documentario, prodotto dal giornalista Andrei Kondrashov, portavoce della campagna di Putin alle presidenziali, contiene una serie di interviste a leader stranieri, amici di gioventù, alleati politici, come l'ex cancelliere socialdemocratico tedesco Gerhard Schroeder, l'amico d'infanzia Sergei Roldugin, il direttore di Rosneft, Igor Sechin. Racconta poi della famiglia di Putin, della sua infanzia, degli amori. Secondo i sondaggi Putin dovrebbe ottenere il 70% circa dei voti, mentre i dati sull'affluenza sono meno lusinghieri, attorno al 60%. Alle presidenziali correrà contro sette sfidanti, tutte figure di secondo piano, poiché l'unico oppositore in grado di raccogliere un certo consenso, il blogger e attivista politico Alexei Navalny, non potrà candidarsi a seguito di una condanna per corruzione.

Confermate le sanzioni
I Ventotto Paesi dell'Unione Europea hanno prorogato di sei mesi le sanzioni individuali decise contro 150 responsabili russi e ucraini per il loro coinvolgimento nel conflitto nell'Est dell'Ucraina. Lo ha annunciato un comunicato del consiglio dei ministri Ue. La decisione entrerà in vigore il 13 marzo (domani), quando sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Ue. Lo ha chiarito il comunicato. «Una valutazione della situazione ha mostrato che un cambiamento del regime delle sanzioni non si giustifica», ha spiegato il comunicato. Le sanzioni si collocano nel quadro di una serie di misure punitive decise dall'Unione Europea contro la Russia, per un presunto sostegno ai separatisti che hanno scatenato questo conflitto nella primavera 2014. Diversi membri del governo russo e personalità vicine al presidente Vladimir Putin figurano nella lista nera Ue.

 La Russia ha annunciato di avere lanciato con successo un missile ipersonico, una delle armi nucleari rivelate dal presidente Vladimir Putin all'inizio di questo mese.

Il ministero della Difesa russo, riferisce la Bbc, ha pubblicato un video che mostra il missile che si stacca da un jet da combattimento e che lascia dietro di sé una scia infuocata. Secondo il ministero il "bersaglio" previsto è stato colpito.

Il primo marzo Putin ha descritto il missile Kinzhal come "un'arma ideale». Il presidente aveva detto che il missile faceva parte di una nuova scorta di armi "invincibili".

Secondo le notizie al momento disponibili su questa nuova arma russa, Kinzhal può viaggiare a una velocità 10 volte superiore a quella del suono e dovrebbe avere un'autonomia di 2.000 chilometri.

Il ministero della Difesa russo ha spiegato che il missile è stato lanciato da un jet MiG-31 che è decollato ieri da un aeroporto della Russia Sud-occidentale. "Il lancio è andato secondo i piani, il missile ipersonico ha centrato il bersaglio", ha aggiunto il ministero.

Come parte del suo discorso annuale sullo stato della nazione, il primo marzo, Putin ha illustrato una grafica che sembrava mostrare il lancio di missili sullo stato americano della Florida.

Il dipartimento di Stato americano ha commentato che questo non è "il comportamento di un attore internazionale responsabile".

(fonte afp)