6 ottobre 2024
Aggiornato 21:00
Preoccupazione Italia è stata espressa dall'ambasciatore Cardi

Corea del nord, ferma condanna del Consiglio di Sicurezza per il test balistico

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha fermamente condannato gli ultimi lanci di missili balistici della Corea del Nord, compiuti l'11 febbraio 2017 e il 19 ottobre 2016

PYONGYANG - Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha fermamente condannato gli ultimi lanci di missili balistici della Corea del Nord, compiuti l'11 febbraio 2017 e il 19 ottobre 2016. «Questi lanci rappresentano una grave violazione da parte della Corea del Nord degli obblighi internazionali sotto le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 1718 (2006),1874 (2009), 2087 (2013), 2094 (2013), 2270 (2016) e 2321 (2016)».

La condanna del Consiglio di sicurezza
I membri del Consiglio di sicurezza «deplorano tutte le attività con missili balistici della Repubblica democratica popolare di Corea, inclusi questi lanci, notando che tali attività contribuiscono allo sviluppo di sistemi d'arma nucleare della Cora del Nord e ad aumentare la tensione». I membri del Consiglio di sicurezza deplorano inoltre il fatto che Pyongyang stia destinando risorse al perseguimento di missili balistici, mentre i suoi cittadini «hanno grandi bisogni insoddisfatti».

La reazione internazionale
Fonti della Rappresentanza d'Italia a New York hanno sottolineato l'unità con cui il Consiglio di Sicurezza ha immediatamente reagito al test balistico nordcoreano attraverso il comunicato di condanna dei recenti lanci balistici. Nel suo intervento in Consiglio, l'ambasciatore italiano Sebastiano Cardi ha espresso la preoccupazione dell'Italia per questa ennesima violazione delle risoluzioni in materia. Come presidente del Comitato Sanzioni, il rappresentante italiano ha fatto appello a tutti gli Stati per la piena attuazione del regime sanzionatorio che è inteso a facilitare il raggiungimento di una soluzione pacifica per la penisola coreana e per l'intera regione.

Seria preoccupazione
I membri del Consiglio di sicurezza hanno espresso «seria preoccupazione» per i ripetuti test compiuti dalla Corea del Nord da aprile scorso (ben 14 lanci solo ad ottobre), così come per il test nucleare del 9 settembre scorso, in palese violazione delle ripetute dichiarazioni del Consiglio di sicurezza. I membri del Consiglio di Sicurezza hanno ribadito che «la Repubblica democratica popolare di Corea dovrebbe astenersi da ulteriori azioni, compresi i test nucleari, in violazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza, e rispettare pienamente i suoi obblighi in queste risoluzioni».

Raddoppiare gli sforzi
I membri del Consiglio di sicurezza hanno invitato tutti gli Stati membri a raddoppiare gli sforzi per attuare pienamente le misure imposte alla Corea del Nord dal Consiglio di sicurezza, in particolare le misure globali contenute nelle risoluzioni 2321 (2016) e 2270 (2016). I membri del Consiglio hanno indirizzato al Comitato istituito ai sensi della risoluzione 1718 (2006) di intensificare il suo lavoro per rafforzare l'applicazione delle risoluzioni 2321 (2016) e 2270 (2016) e aiutare gli Stati membri a rispettare i loro obblighi in virtù di tali risoluzioni. I membri hanno invitato inoltre gli Stati membri a riferire al più presto sulle misure concrete prese al fine di attuare efficacemente le disposizioni delle risoluzioni 2321 (2016) e 2270 (2016).

Pace e stabilità
I membri del Consiglio Onu, inoltre, hanno ribadito l'importanza di mantenere la pace e la stabilità nella penisola coreana e nel Nord-Est asiatico in generale, ed hanno espresso il loro «impegno per una soluzione pacifica, diplomatica e politica della situazione», accogliendo «gli sforzi da parte dei membri del Consiglio, come pure come altri Stati, per favorire una soluzione pacifica e globale attraverso il dialogo». E' stato convenuto, infine, di continuare a «monitorare da vicino la situazione» e di «adottare ulteriori misure significative, in linea con la determinazione espressa in precedenza dal Consiglio».