38 morti in doppio attentato ad Istanbul
Delle persone decedute 30 facevano parte della polizia, sette erano civili e una non è stata identificata. La sicurezza ha già effettuato dieci arresti nel quadro delle indagini sugli attentati, che non sono ancora stati rivendicati ma che secondo le autorità sono certamente collegati fra di loro.
ISTANBUL - E' salito a 38 il numero dei morti nel doppio attentato avvenuto ieri sera ad Istanbul: lo ha reso noto il Ministero degli Interni turco, precisando che i feriti sono 166.
Delle persone decedute 30 facevano parte della polizia, sette erano civili e una non è stata identificata. La sicurezza ha già effettuato dieci arresti nel quadro delle indagini sugli attentati, che non sono ancora stati rivendicati ma che secondo le autorità sono certamente collegati fra di loro; il Ministero ha reso noto che stando ai «primi elementi» dell'inchiesta la responsabilità sarebbe da far ricadere sui ribelli curdi del «Partito dei Lavoratori» (Pkk).
Secondo le prime ricostruzioni la prima esplosione - avvenuta al passaggio di una camionetta della polizia - è stata causata da un'autobomba parcheggiata nei pressi dello stadio, dove da poco si era giocata una partita della prima divisione; meno di un minuto dopo un attentatore suicida si è fatto saltare in aria nel vicino parco di Macka.
Il governo ha successivamente proclamato una giornata di lutto nazionale, mentre il presidente Recep Tayyip Erdogan - che ha annullato una visita prevista per oggi in Kazakistan - ha parlato di «terrorismo che calpesta ogni forma di valore e di morale»: «Il nome o il metodo dell'organizzazione responsabile di questo vile attacco poco importa: nessuno dubiti che sconfiggeremo il terrorismo».
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