25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Fermato con un vero arsenale nella sua auto

Ucraina, arrestato francese che preparava stragi per Euro2016

Lanciarazzi, kalashnikov, detonatori, almeno 125 chili di tritolo. Preparava una strage Grégoire M., 25enne cittadino francese arrestato il 21 maggio scorso al confine tra l'Ucraina e la Polonia

KIEV - Lanciarazzi, kalashnikov, detonatori, almeno 125 chili di tritolo. Preparava una strage Grégoire M., 25enne cittadino francese arrestato il 21 maggio scorso al confine tra l'Ucraina e la Polonia. E' stato fermato in tempo dai servizi segreti di Kiev, che hanno svelato oggi intenzioni e obiettivi dell'aspirante attentatore: colpire (ancora una volta) la Francia, nel suo momento di massima esposizione mediatica, ovvero durante gli europei di calcio che vedranno la sua gara inaugurale venerdì 10 giugno.

Sconosciuto all'intelligence
Sconosciuto ai servizi di intelligence e senza precedenti, il giovane francese era seguito da alcuni giorni dagli 007 ucraini, che avevano notato suoi movimenti sospetti. Le guardie di frontiera lo hanno fermato al confine, durante un'ispezione alla sua auto: era in possesso di un arsenale, nascosto - neppure troppo bene - nel cofano dell'auto. Originario della Lorena, avrebbe voluto raggiungere il suo Paese per portare a compimento il suo progetto omicida, almeno 15 attentati prima e durante la competizione sportiva europea. A questo serviva il materiale bellico che era riuscito ad accumulare, per un valore totale di circa 250mila euro: «cinque kalashnikov, più di 5.000 munizioni, due lanciarazzi anticarro, 125 chili di tritolo e 100 detonatori».

Con le mani nel sacco
Trovato con le mani nel sacco, è stato arrestato dagli agenti della Sbu, i servizi di Kiev. Secondo il direttore dell'agenzia di intelligence Sbu, Vassil Grytsak, il servizio «è riuscito a impedire 15 atti terroristici in Francia». Le armi e il tritolo sarebbero servivi a colpire luoghi di culto ed edifici pubblici francesi. L'uomo, secondo quanto si è appreso, avrebbe ammesso che tra i suoi obiettivi figuravano «sinagoghe e moschee» e avrebbe manifestato la sua opposizione «alla politica del suo governo sull'afflusso di stranieri in Francia, la diffusione dell'Islam e la globalizzazione». Appena ieri, il presidente francese François Hollande aveva ammesso l'esistenza del rischio di nuovi attentati in Francia. «Esiste la minaccia. E questa minaccia, purtroppo, ci sarà per molto tempo. E' necessario prendere tutte le misure perché Euro 2016 abbia successo», aveva detto.

Fanatico o affiliato?
Ora gli inquirenti stanno cercando di appurare se il sospetto sia un fanatico, un appartenente a qualche gruppo criminale internazionale o a un'organizzazione terroristica. Gli agenti ucraini sono inoltre alla ricerca di un eventuale complice, una persona vista circolare a bordo di un'altra auto. Ieri sera, l'ambasciata di Francia aveva confermato l'arresto a le Figaro, spiegando che il sospetto può contare sulla protezione consolare. Intanto, un'inchiesta preliminare è stata aperta dalla Corte interregionale specializzata di Nancy per traffico di armi.

Le indagini
In particolare gli inquirenti stanno cercando di capire come il giovane francese sia entrato in possesso dei fondi per l'acquisto dell'arsenale. A questo scopo gli agenti dell'unità criminale della Srpj di Nancy hanno proceduto a una perquisizione del suo domicilio, a Nant-le-Petit dans la Meuse: nell'appartamento sono stati trovati componenti di esplosivi e una t-shirt con la sigla di un'organizzazione di estrema destra. Alcuni dei residenti locali lo hanno descritto come un uomo discreto, che viveva in un appartamento di proprietà del nonno, si vedeva in giro «raramente» e lavorava per una cooperativa agricola. «E' un dipendente esemplare», hanno commentato fonti interne alla sua azienda.

(Fonte Askanews)