20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Susana Diaz non vuole intesa con Podemos, segretario Sanchez si

Spagna, socialisti compatti sul «no» a Rajoy, ma divisi su Podemos

Se sull'intesa con i popolari, rifiutata esplicitamente ieri, il PSOE rimane compatto, non lo è altrettanto sull'opportunità di chiudere o aprire le porte a Podemos

MADRID - Il segretario del partito socialista spagnolo Pedro Sánchez, dopo aver incontato il leader popolare Mariano Rajoy ha ribadito la posizione socialista: il Psoe non darà mai il via libera al premier uscente né con un voto di astensione, né tantomeno col voto a favore ma intanto, all'interno della seconda forza del paese si apre lo scontro sulla questione Podemos.

Nessuna sponda ai popolari
In ogni caso il faccia a faccia di ieri non è sembrato limitarsi a ribadire quanto già chiaro all'indomani del voto, cioè il semaforo rosso per Rajoy. Nella dialettica interna al partito socialista cresce la posizione di chi non vuole offrire alcuna sponda ai popolari, e lo stesso Sanchez definisce quello di domenica un «voto di cambiamento» concludendo che il Psoe non farà nulla per favorire un governo a guida popolare.

Apertura a Podemos?
Ma c'è di più. Parlando alla stampa Sanchez prende esplicitamente posizione contro Susana Diaz, presidente della regione di Andalusia, che aveva escluso qualsiasi intesa con Podemos parlando di «opportunismo» e «avventurismo» politico. Per la Sanchez in sostanza, o si forma un governo anche di solidarietà nazionale (basato su una coalizione PP-PSOE, o comunque sostenuto anche con l'astensione dal PSOe)o sarà inevitabile tornare alle urne. Molto diversa la lina di Sanchez, che non scarta possibili intese con Podemos. Le elezioni generali, per il segretario PSOE, restano «un'extrema ratio» e prima vanno esplorate «tutte le opzioni per arrivare a un governo di cambiamento, a un governo progressista che pratichi il dialogo».

Una road map complicata
Il processo politico per la formazione di un governo prosegue così a tappe forzate pur scontando una pausa per le feste di Natale. Ieri il numero tre del PP, Fernando Martinez Maillo, ha annunciato che lunedì Rajoy vedrà Pablo Iglesias, leader della sinistra radicale di Podemos, e Albert Rivera, che guida Ciudadanos. Quest'ultimo ha proposto un negoziato a tre con conservatori e socialisti del Psoe per concordare «una road map delle riforme per la rigenerazione della Spagna». Secondo Rivera il Psoe dovrebbe consentire ai conservatori di governare in minoranza per impedire il blocco delle istituzioni e «che ci siano elezioni ogni tre mesi». Di fatto, senza un accordo entro i primi due mesi dopo il primo tentativo di incarico, la Costituzione prevede che si torni al voto.

(Con fonte Askanews)