20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
«Non si può escludere nulla», dice il premier francese

Stragi di Parigi, Valls: rischio armi chimiche e batteriologiche

In Francia esiste il rischio che i terroristi possano utilizzare armi chimiche e batteriologiche. E' il monito lanciato dal primo ministro del Paese, Manuel Valls

PARIGI - In Francia esiste il rischio che i terroristi possano utilizzare armi chimiche e batteriologiche. E' il monito lanciato dal primo ministro del Paese, Manuel Valls. «Noi siamo in guerra, ma non è una guerra a cui la storia ci ha tragicamente abituato», ha dichiarato di fronte all'Assemblea nazionale, dove viene esaminato il decreto legge per prorogare di tre mesi lo stato d'emergenza nazionale. «Questa nuova guerra resta una guerra pianificata da un esercito criminale. Ciò che è nuovo è il modo di operare, il modo di colpire, di uccidere, évoluent sans cesse».

Immaginazione macabra
«L'immaginazione macabra dei mandanti è senza limite: fucili d'assalto, decapitazione, bombe umane, armi bianche (...) Oggi non si può escludere nulla e lo dico con tutte le precauzioni che si impongono, ma noi sappiamo e teniamo bene a mente che può anche esserci il rischio di armi chimiche e batteriologiche», ha aggiunto. Valls ha inoltre giudicato che «è più che mai» arrivato il momento di adottare una condivisione dei dati dei passeggeri delle compagnie aeree europee.

Attacco xenofobo
Intanto, la tensione sociale è alle stelle. Una donna musulmana è stata ferita con una taglierina in un attacco razzista a Marsiglia, dopo gli attentati che hanno insaguinato Parigi nella notte tra venerdì e sabato. L'ha riferito oggi il ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve. La giovane donna indossava il velo. E' stata presa a pugni e buttata a terra in una stazione della metropolitana a Marsiglia. L'aggressore ha fatto commenti sul suo abbigliamento. Cazeneuve ha condannato questo attacco e il ferimento ieri di un docente ebreo come «codardi» e contrari ai «valori della repubblica».

Belgio, 400 mln per la sicurezza
Il governo del Belgio ha sbloccato 400 milioni di euro e annunciato misure per rafforzare la sicurezza nazionale, sulla scia delle stragi di Parigi di venerdì scorso. Lo ha annunciato il primo ministro del Paese, Charles Michel, che si è espresso di fronte ai deputati rispedendo al mittente le critiche per il ruolo dei servizi di sicurezza prima degli attacchi terroristici nella capitale francese. «Il governo ha scelto di prendere una decisione forte, di mandare un segnale forte: uno sviluppo supplementare di 400 milioni di euro è inserito nel bilancio del 2016 per rafforzare la sicurezza», ha annunciato. Il quotidiano Le Soir ha riassunto le misure annunciate dal capo del governo, tra cui figurano - oltre questo sforzo di bilancio - il rafforzamento dei controlli alle frontiere, il dispiegamento di 520 militari, ma anche una revisione della Costituzione per inasprire i termini della carcerazione preventiva legata al terrorismo e la possibilità di effettuare perquisizioni a qualunque ora, o ancora la reclusione di persone di ritorno dalla Siria. «E' probabilmente una nuova pagina nella storia dell'Europa quella che è in procinto di aprirsi», ha affermato il primo ministro belga.

(Con fonte Askanews)