Doping di Stato, la Russia risponde: chiariremo in meno di una settimana
L'International Association of Athletics Federations ha accolto le raccomandazioni della Commissione indipendente dell'Agenzia mondiale antidoping, richiedendo una risposta tempestiva alla Federazione di atletica leggera russa (VFLA)
MOSCA - Ha meno di una settimana la Russia per chiarire, dopo l'ultima bufera che si è abbattuta sul mondo sportivo e che rischia di escludere parte degli atleti di Putin dai giochi olimpici di Rio de Janeiro. Così l'International Association of Athletics Federations (IAAF) ha accolto le raccomandazioni della Commissione indipendente dell'Agenzia mondiale antidoping (WADA) e ha richiesto una risposta della Federazione di atletica leggera russa (VFLA) in connessione con le accuse di massiccia violazione delle regole antidoping.
Spiegazione
«Voglio una spiegazione» ha tuonato il presidente della IAAF Sebastian Coe, secondo la tv americana ABC, osservando che la relazione della WADA può portare a un divieto temporaneo per gli atleti russi di partecipare alle competizioni di atletica leggera, compresi i giochi olimpici e i concorsi internazionali.
Rapidità
Il numero uno della IAAF ha anche sottolineato che la sua associazione «agirà molto rapidamente». E intanto dalla Federazione di atletica leggera russa (VFLA) si annuncia che presto sarà presentato all'International Association of Athletics Federations (IAAF) un programma di attività antidoping «anche per superare gli attuali problemi per l'atletica russa e mondiale».
Ombre
Se la prima reazione russa, dopo l'inchiesta della tv tedesca Ard sul mondo del doping - che ha originato il tutto - era stata piccata e stizzosa, ora Mosca sembra più disposta al dialogo. Ma l'accusa getta un'ombra molto imbarazzante sulla competitività di un Paese che sullo sport, negli ultimi cinque anni ha puntato moltissimo, ospitando i Giochi olimpici invernali di Sochi nel 2014 e che si prepara ad accogliere i Mondiali di Calcio nel 2018.
(Con fonte Askanews)
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