27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Infuria il dibattito dopo l'uccisione di due jihadisti britannici

Isis, Londra è pronta a nuovi raid in Siria

Se ci fosse una minaccia alle strade della Gran Bretagna, Londra non esiterebbe a lanciare altri attacchi segreti con i droni in Siria. Lo ha assicurato il segretario alla Difesa del Paese, Michael Fallon.

LONDRA (askanews) - Se ci fosse una minaccia «alle strade della Gran Bretagna», Londra non esiterebbe a lanciare altri attacchi segreti con i droni in Siria. Lo ha assicurato il segretario alla Difesa del Paese, Michael Fallon. A suo giudizio, il raid costato la vita a due jihadisti britannici dello Stato Islamico è stato «un atto legale di autodifesa». Uno di loro, ha spiegato, pianificava attentati contro grandi avvenimenti previsti nel Regno Unito, secondo le indiscrezioni un attentato alla Regina. Due anni fa i parlamentari britannici respinsero l'ipotesi di un intervento militare britannico in Siria e adesso i ministri sono sottoposti a una raffica di domande sull'attacco e alla richiesta di pubblicare le consulenze legali a riguardo.

Autodifesa
Reyaad Khan, 21 anni, è stato ucciso in un attacco di precisione a Raqqa il 21 agosto da un aereo pilotato a distanza «dopo una meticolosa pianificazione», ha assicurato il premier David Cameron ai parlamentari. Si è trattato del primo attacco mirato di un drone britannico contro un cittadino britannico. E' stato inoltre ucciso il 26enne Ruhul Amin, in seguito identificato come un cittadino britannico di Aberdeen. Fallon ha spiegato che «non c'era altro modo» di fermare Khan, che secondo il premier stava pianificando "barbari attentati" contro commemorazioni pubbliche di alto profilo in Gran Bretagna.

Pericoli alla sicurezza nazionale
«L'Isis», ha sottolineato il segretario alla Difesa, «ha una lista di eventi che vuole attaccare qui sulle nostre strade e dobbiamo lavorare estremamente duro per prevenire questi attacchi, per scoprirli e farli fallire». Il dibattito nazionale intanto imperversa, alimentato ovviamente dalla stampa. «Hanno avuto ciò che meritavano», 'spara' in prima pagina il Daily Mail, mentre il Sun titola 'Thank you Cam' ringraziando pubblicamente il primo ministro.