19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
I jihadisti sono vicini a Marea

Siria, L'Isis espugna 5 villaggi controllati dai ribelli al confine con la Turchia

L'avanzata jihadista sta avendo luogo dove Usa e Turchia vogliono creare una zona franca

BEIRUT (askanews) - I jihadisti dello Stato Islamico (Isis) si sono impadroniti di cinque villaggi controllati dai ribelli dell'opposizione al regime di Bashar al Assad nel Nord della Siria, entrando nella periferia di uno dei bastioni dell'opposizione cosiddetta moderata, come riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo.

L'Isis avanza verso la Turchia
Nella notte tra mercoledì e giovedì, gli uomini del Califfato hanno conquistato tre località vicino a Marea entrando nella periferia della città, ha riferito l'Osservatorio, una Ong con sede a Londra che conta su una rete di attivisti in tutto il Paese. Inoltre, i jihadisti hanno messo le mani su altri due villaggi più a nord nella provincia settentrionale di Aleppo, vicino al confine con la Turchia. Queste ultime due località erano controllate dal Fronte Al Nusra, filiale di al Qaida in Siria, il quale però, due settimane fa, aveva ritirato i suoi combattenti dopo l'annuncio da parte della Turchia e degli Stati Uniti, di voler cooperare per creare una zona priva dalle milizie dell'Isis.

Sono state uccise 240.000 persone
Marea è una città considerata strategica per i ribelli perché si trova su una via di rifornimento tra il confine con la Turchia e le postazioni dei ribelli a nord di Aleppo. A più riprese l'Isis ha tentato di estendere la propria presenza in questa zona. L'Ong siriana ha riferito di diverse «decine» di vittime nelle file dei ribelli, senza fornire dati sulle perdite dei jihadisti. L'Osservatorio ha riferito anche dell'esplosione di un'autobomba nella periferia meridionale di Marea. L'avanzata jihadista avviene proprio mentre Turchia e Stati Uniti hanno deciso di agire insieme per creare una zona franca dall'Isis all'interno della provincia di Aleppo. Un piano che dovrebbe essere sostenuto da diverse forze ribelli sul terreno, tra cui il potente gruppo di "Ahrar al-Sham». Anche se in guerra con l'Isis, il Fronte al Nusra, ha respinto il progetto di Ankara e Washington ritirandosi da alcune delle sue posizioni oppure consegnandoli ad altra frazione ribelle. Dall'inizio del conflitto, iniziato nel marzo 2011, più di 240.000 persone sono state uccise.