24 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Truppe pronte al confine

Corea del Nord sul piede di guerra

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato alle sue truppe di essere pronte per la battaglia al confine della penisola divisa, dove la tensione militare è salita dopo uno scambio di colpi d'artiglieria fra Seoul e Pyongyang

SEOUL (askanews) - Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato alle sue truppe di essere pronte per la battaglia al confine della penisola divisa, dove la tensione militare è salita dopo uno scambio di colpi d'artiglieria fra Seoul e Pyongyang.

Ultimatum
Le forze armate della Corea del Sud erano già in allerta dopo l'ultimatum lanciato ieri da Pyongyang a Seul di cessare entro 48 ore la propaganda di guerra al confine. La potente Commissione Militare Centrale (TLC) della Corea del Nord, guidata da Kim Jong-Un, aveva dato carta bianca a piani di «attacchi di rappresaglia». Secondo Kcna, l'agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, il leader del regime comunista ha ordinato le unità dell'esercito del popolo coreano (APC) dispiegati al confine pesantemente militarizzato tra le due Coree in stato «di guerra» a partire dalle 5 di oggi (9:30 italiane).

Pronte a combattere
Queste truppe devono essere «pienamente pronte a combattere e a lanciare operazioni a sorpresa», mentre l'intera prima linea deve essere in «uno stato di semi di guerra», ha dichiarato Kim Jong-Un, come riporta Kcna. Il capo di Stato Maggiore della Corea del Sud ha chiesto di astenersi da «qualsiasi atto sconsiderato» avvertendo che non sarebbe rimasto a guardare in caso di ulteriore provocazione. Questa non è la prima volta che la Corea del Nord ricorre a annunci di questo tipo nei momenti di tensioni. L'ultima volta è stata nel 2013 quando il giovane leader nordcoreano aveva dichiarato lo «stato di guerra», con il sud. I due paesi sono ancora tecnicamente in conflitto dalla guerra di Corea (1950-53) che si è conclusa con un semplice cessate il fuoco e non un trattato di armistizio.