Droni: nuovi salvagenti alati?
Il Regno Unito sta valutando l'invio dei droni non armati per monitorare il mar Mediterraneo nell'ambito della missione europea per far fronte ai crescenti flussi migratori in arrivo dalla Libia. Per il Telegraph, i velivoli ScanEagle, usati per missioni di sorveglianza ad alta quota, verrebbero usati per individuare eventuali imbarcazioni cariche di migranti.
LONDRA (askanews) - Il Regno Unito sta valutando l'invio dei droni non armati per monitorare il mar Mediterraneo nell'ambito della missione europea per far fronte ai crescenti flussi migratori in arrivo dalla Libia.
Sorveglianza ad alta quota
E' quanto riporta oggi il Telegraph, secondo cui i velivoli ScanEagle, usati per missioni di sorveglianza ad alta quota e per lungo tempo, verrebbero usati per individuare eventuali imbarcazioni cariche di migranti lungo la rotta tra Libia ed Europa.
Da Cameron disponibilità di mezzi epr rafforzare Triton
Il premier britannico David Cameron ha già offerto la nave HMS Bullwark, tre elicotteri e altre due imbarcazioni per raffozare la missione Triton. Secondo fonti interpellate dal quotidiano, anche la fregata HMS Kent, attualmente operativa nel Golfo, potrebbe essere coinvolta e mettere i suoi droni a disposizione per la missione di ricerca e salvataggio.
Possono salvare molte vite
Una fonte di Whitehall ha definito il ricorso ai droni ScanEagle come un possibile «salvavite»: «Stiamo usando i ScanEagle nel Golfo. E' un sistema ben rodato».
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